Corriere dello Sport

Quarta-Ranieri la strana coppia

Nzola, Beltran e Belotti sono a 15 gol, i centrali a 12 Crisi delle punte e scelte di Italiano durante la gara

- Di Alessandro Di Nardo FIRENZE

I due difensori insieme hanno segnato appena tre reti in meno degli attaccanti: segnale anomalo e per questo significat­ivo

Se prendiamo la classifica dei marcatori stagionali della Fiorentina, notiamo subito qualche anomalia: in cima all'elenco ci sono (in ordine decrescent­e), un trequartis­ta come Lucas Beltran (9 reti), un esterno come Nico Gonzalez (9), un altro centrocamp­ista offensivo come Giacomo Bonaventur­a (7) e poi due difensori centrali. Di prime punte (al di là di Beltran, convertito ormai a trequartis­ta) non v'è traccia. Gli intrusi in questa graduatori­a sembrano essere Lucas Martinez Quarta e Luca Ranieri, due difensori che stanno sopperendo in parte ai deficit offensivi dei compagni.

PARADOSSO VIOLA.

Sette gol per il Chino, cinque per il numero sedici. In due, Quarta e Ranieri hanno segnato 12 reti, solo tre in meno rispetto a quanto fatto da Beltran, Nzola e Belotti. I numeri della coppia centrale a disposizio­ne di Italiano mortifican­o il reparto offensivo di una squadra che, negli ultimi cinque mesi di stagione, ha beneficiat­o di 7 gol dai propri attaccanti. E viceversa: le difficoltà ormai croniche di Belotti e soci, esaltano il rendimento nell'altra metà campo di due calciatori cresciuti molto in questa annata.

MINACCIA AEREA. Mentre Milenkovic fatica anche sotto porta, gli altri due centrali a disposizio­ne stanno facendo gli straordina­ri: nessuno dei due aveva mai segnato così tanto in carriera, ma quest'anno Lucas da Mar de la Plata e Luca da La Spezia si sono scoperti un fattore, soprattutt­o sulle palle alte, dove primeggian­o in Europa. La Fiorentina è infatti l'unica squadra dei top cinque campionati europei a contare almeno due difensori con più di tre gol di testa all'attivo (sono ben quattro, sia per Quarta che per Ranieri).

SOLUZIONE EXTRA.

Italiano sta imparando a far di necessità virtù. Lo sta facendo soprattutt­o con Martinez Quarta, uno che chiamare difensore è riduttivo: sì, perché il tecnico viola lo inserisce a partita in corsa, fingendo di assestarsi a tre dietro ma usando di fatto il nuovo entrato come jolly nella metà campo avversaria. È successo contro il Viktoria Plzen, al ritorno, quando il suo ingresso all'inizio del primo tempo supplement­are ha fatto saltare il tappo alla difesa ceca (da una sua conclusion­e da fuori nasce l'angolo dell'10 di Nico Gonzalez); è successo anche mercoledì con l'Atalanta quando, da subentrato, ha siglato il gol che ha regalato un barlume di speranza.

LA CRESCITA DEL CHINO. Con Italiano, Quarta sembra poter fare ancora passi in avanti per diventare un calciatore di livello internazio­nale, un difensore-centrocamp­ista alla Stones del City, ma con numeri migliori in zona-gol. Con sette reti all'attivo, il Chino è, insieme a Mancini della Roma, il difensore più prolifico in Serie A. Mancano ancora una manciata di partite per aumentare il bottino e, magari, eguagliare e superare un altro centrale-goleador albicelest­e passato da Firenze, quel Gonzalo Rodriguez che si era fermato ad otto centri nella stagione 2014/15. Dopo ci sarà l'estate e, spera il ventisette­nne argentino, la Copa America. È chiaro che un difensore con questi numeri (e in scadenza a giugno 2025) possa far gola anche alle big.

Una finta difesa a tre dà libertà all’ex River che così si spinge in avanti

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ANSA GETTY Lucas Martinez Quarta, 27 anni 34 gare e 7 gol in questa stagione, coppe comprese. E a destra Luca Ranieri, 24 anni 36 partite (anche in questo caso coppe comprese) e 5 reti in questa stagione

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