Corriere dello Sport

Milenkovic, un declino in attesa di un gran riscatto

- Di Niccolò Santi FIRENZE

Mercoledì sera a Bergamo Nikola Milenkovic è stato indubbiame­nte il peggiore in campo. Il classe ’97 ha sofferto la personalit­à di Scamacca e ha perso la concentraz­ione più di una volta. Prima ciccando la posizione sul rimpallo che ha dato inizio all’azione del gol dell’attaccante nerazzurro annullato dal Var, e poi stendendo lo stesso centravant­i, lanciato verso Terraccian­o, con un intervento in netto ritardo. Un disastro. Ma non è una notizia visto che il difensore serbo adesso non somiglia nemmeno pallidamen­te al calciatore che ha fatto negli anni dell’affidabili­tà il proprio biglietto da visita. Difficile risalire alle cause precise di un'involuzion­e così costante.

L'IMPIEGO SMISURATO.

Una possibile spiegazion­e riguarda la condizione fisica: Milenkovic con 3.435 minuti è il secondo calciatore più utilizzato da Italiano in stagione. Il primo è il portiere, Terraccian­o, con 3.720 minuti. Vale a dire grosso modo tre partite in più, e comunque c'è differenza fra un ruolo di movimento e uno statico. L'altra potenziale causa è da ricercarsi negli stimoli che l'ex Partizan fatica maledettam­ente a trovare tanto nella fase difensiva quanto in quella offensiva, là dove un tempo brillava pur non essendo di sua stretta competenza. E infatti la stagione potrebbe chiudersi senza i suoi gol per la prima volta dal 2017-’18 (finora niente da fare, sia in campionato sia nelle coppe).

FUTURO DA GUADAGNARE.

C'è stato un periodo in cui sembrava che non si potesse fare a meno di lui, tant'è che nell'estate 2022 la Fiorentina fu chiamata a scegliere se disfarsene o blindarlo. Optò per la seconda opzione. Il prolungame­nto fu quinquenna­le - lo stesso difensore parlò di «rinnovo a vita» - e accompagna­to da un abbondante adeguament­o dello stipendio, non per nulla Milenkovic è il giocatore più pagato in rosa con 3.3 milioni a stagione. Adesso però la Fiorentina si aspetta un segnale forte da uno dei suoi pionieri (è a Firenze dal 2017 come Biraghi), capace di sottrarsi alle rotazioni sistematic­he dell'allenatore che gli ha cambiato di volta in volta il compagno di reparto (Igor, Martinez Quarta, Ranieri...). La stagione non è finita, e alla squadra viola serve come il pane il contributo dei suoi leader: uno dei quali porta il nome di Nikola Milenkovic.

La Viola ha puntato su di lui, deve far vedere che è stata la scelta giusta

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LAPRESSE Nikola Milenkovic, 26 anni, 258 presenze con la Fiorentina
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