Corriere dello Sport

Bremer al top sale Chiesa nervi Vlahovic

- Di Fabrizio Patania INVIATO A TORINO

JUVENTUS Allegri (all.) 6,5

Manca l’allungo per la Champions, è il terzo pareggio di fila in campionato, ma si tratta di un passo avanti nel gioco e nella condizione. La Juve del secondo tempo è convincent­e, forse la versione migliore degli ultimi due mesi. Avrebbe meritato il gol.

6 Trascorre un pomeriggio di assoluto riposo, neppure un tiro nello specchio del Milan.

6 Chiude la cerniera difensiva su Leao. È attento. Fa perdere la pazienza ad Allegri solo in pieno recupero, quando concede un angolo ai rossoneri.

7 Cancella Giroud, lo rende impotente, gli soffia addosso e non gli lascia un solo pallone giocabile. Il brasiliano è tornato al top.

6,5 Saggezza, capacità di tenere il campo e di “leggere” le mosse di Allegri. Marca Pulisic, garantisce copertura adeguata a Chiesa, va persino vicino al gol, centrando Sportiello in piena faccia. Weah 6,5 L’americano ripaga la scelta iniziale di Allegri, si applica bene su Leao e regge per un’ora. Poi cala dal punto di vista atletico, qualche imprecisio­ne e il cambio diventa inevitabil­e. McKennie (26’ st) 6 Ingresso prezioso, si inserisce, ripiega da terzino destro in fase difensiva.

7 Preziosism­i, aperture pregevoli, un’interpreta­zione concreta del ruolo di mezzala. È dentro al gioco per tutta la partita.

5,5 A suo favore l’innegabile spirito di sacrificio e l’equilibrio difensivo, ma in costruzion­e si vede poco, anzi pochissimo.

6,5 Il francese riprende quota dopo le ultime uscite poco convincent­i. Garantisce spessore al centrocamp­o.

6 L’esterno serbo ci mette la solita corsa e una legnata respinta da Sportiello, ma è anche l’unica giocata in cui “rischia” di essere decisivo.

Szczesny Gatti Bremer Danilo Cambiaso Locatelli Rabiot Kostic Chiesa (17’ st)

7 Si piazza largo a sinistra, qua

si terza punta, godendo della copertura di Danilo. Mezz’ora ad altissima intensità, se ne va in accelerazi­one e scodella due palle gol per Milik.

5 Esaurisce presto le energie, anche perché Thiaw non gli concede tregua. Esce nervosissi­mo e non accetta il cambio, tirando una bottigliet­ta per terra al rientro in panchina.

Vlahovic Milik (17’ st) 6,5

Il polacco sta bene e Allegri fa bene a sfruttarlo. Dopo la semifinale di Coppa Italia,

per poco non risolve anche il duello con il Milan: per due volte di testa regala l’illusione del gol allo Stadium.

5,5 Max gli concede il posto da titolare due mesi dopo Verona. Il baby turco non incide. Appena meglio dopo l’ingresso di Milik e Chiesa, perché il baricentro alto della Juve lo favorisce. Per accendersi ha bisogno di spazio e più uomini davanti (o sulla stessa linea) con cui scambiare il pallone. Miretti (36’ st) sv

Yildiz

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IL PEGGIORE Vlahovic
5 IL PEGGIORE Vlahovic
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IL MIGLIORE Bremer
7 IL MIGLIORE Bremer
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GETTY Federico Chiesa, 26 anni, in lotta con Christian Pulisic, 25

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