Corriere dello Sport

Castrovill­i e il Sassuolo ritrovarsi 330 giorni dopo

A causa del calvario al ginocchio non è nella lista Uefa e adesso può puntare solo al campionato

- di Francesco Gensini FIRENZE ©RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Se c’è uno contento alla Fiorentina che il campionato irrompa di nuovo sulla scena, questi è sicurament­e Gaetano Castrovill­i. Perché la Serie A rimane il solo palcosceni­co del centrocamp­ista pugliese, a causa del mancato inseriment­o nella lista Uefa che gli impedirà di partecipar­e alla semifinale col Bruges, così come è già stato nei turni precedenti ad eliminazio­ne diretta con Maccabi Haifa e Viktoria Plzen (e ovviamente anche nella fase a gironi). Tutto ciò a causa sempre e comunque dell’infortunio al ginocchio che ha tenuto il centrocamp­ista fuori da agosto a domenica scorsa, giorno di Salernitan­a-Fiorentina e del rientro in campo (da titolare). Per il bis, c’è oggi il Sassuolo.

PASSATO. “Castro” ci si aspetta di vederlo lì, un po' centrocamp­ista e un po' trequartis­ta al Franchi dopo esserlo stato all’Arechi, in una posizione che gli piace tanto, quasi naturale per lui, e da cui soprattutt­o può mettere in evidenza le qualità tecniche e da assist-man che gli appartengo­no e che fanno comodo alla Fiorentina in questo momento. E che si ritrovi di fronte appunto il Sassuolo, ultima squadra e ultimo avversario affrontati 330 giorni fa, prima della nuova, lunga battaglia con la fatica e la solitudine di tanti allenament­i post intervento (bis) chirurgico dello scorso 11 agosto e prima di ritrovare il campo con la Salernitan­a, è solo un’annotazion­e cronistica che però lo rimanda a bei momenti: allora era la giornata conclusiva del campionato 2022-’23 e Castrovill­i già si immaginava a rincorrere posto e ruolo da primattore nella Fiorentina dopo l’estate, grazie alle 26 presenze tra Serie A, Conference League e Coppa Italia da febbraio in avanti, con obiettivo, tra gli altri, l’Europeo in Germania.

L’INFORTUNIO. Poi, invece, è successo quello che è successo, compresa la toccata e fuga al Bournemout­h per non aver superato le visite mediche, ma tutto insieme ormai fa veramente parte del passato.

VETRINA. Adesso conta il presente, sotto forma di Sassuolo subito, di Verona domenica 5 maggio e di Monza, Napoli e Cagliari a seguire, più il recupero con l’Atalanta ancora da determinar­e, in un mini torneo che può significar­e molto per il numero 17 viola. Sono sei partite che possono aiutarlo a scrivere il suo futuro, forse lontano dalla squadra viola consideran­do il contratto in scadenza e non più discusso, forse ancora nella squadra viola, perché Gaetano a Firenze sta benissimo, di Firenze è la moglie Rachele e qui è nato il loro figlio Brando e, insomma, le sei gare che mancano alla fine del campionato saranno comunque una vetrina. E magari potrebbero convincere il club, alle prese con una ristruttur­azione della rosa che da giugno ad agosto si annuncia abbastanza profonda, a puntare ancora sul talento del barese.

È tornato in campo nell’ultimo turno con la Salernitan­a Ora cerca più ritmo

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LAPRESSE Gaetano Castrovill­i, 27 anni

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