Ranieri carica: «Cagliari, così fino alla fine»
«Èquasi fatto? Assolutamente no e per questo siamo programmati mentalmente per pensare che ogni partita sia decisiva. Siamo stati per tanti mesi sott’acqua ma ora che abbiamo la testa fuori per respirare, vogliamo stare in questa posizione». Non si fida affatto di un Cagliari già salvo, Claudio Ranieri. Perché anche se la sua squadra ha parecchie dirette concorrenti alle spalle, il fatto che nessuno molli la presa, non può certo fargli dormire sonni tranquilli.
ALLUNGARE LA STRISCIA.
I quattro risultati utili consecutivi arrivati dopo la sconfitta incassata a Monza, hanno dato nuova linfa ad una squadra che ora deve per forza mantenere la barra a dritta. Per arrivare nel porto sicuro di una quota salvezza ancora difficilmente decifrabile. «A quanto ci si salva? Non lo sappiamo con certezza. E infatti lo avevo detto che questo campionato è bellissimo sia per la lotta per non retrocedere che per quella per arrivare in Europa. Io ipotizzavo si dovesse arrivare a 36, forse 37 punti, ma non ne sono sicuro. Dobbiamo solo pensare a lottare fino all’ultima giornata». La posizione raggiunta è tale da mettere il Cagliari in una condizione invidiabile da parte delle altre pretendenti alla salvezza, ma ancora niente è stato fatto. Le 5 giornate ancora da giocare lasciano spazi a fughe in avanti o a qualche ribaltone e per questo tutto può ancora succedere. Perché in palio ci sono ben 15 punti e anche dai bassifondi, aritmetica alla mano, c’è la possibilità di risalire. E a poco varrà il piazzamento di serenità nel quale si è piazzato il Genoa che non sarà certo ancora in vacanza.
LE INSIDIE.
Giocare in un Ferraris al colmo della capienza e pronto a spingere il Grifone ad un nuovo successo, ha fatto scattare più di un campanello d’allarme in Ranieri. «Sarà dura perché affrontiamo una squadra che gioca bene, che è salva da un po’ e che ha dalla sua un ambiente bellissimo. Non ci sarà Luvumbo, squalificato. E per questo il tecnico isolano sarà costretto a mettere mano all’undici titolare, inserendo una valida alternativa. Che non potrà essere Nicolas Viola visto che il trequartista è stato bloccato da una lesione di basso grado al bicipite femorale della coscia sinistra. Un ultimo pensiero, dopo le “liti” contro la Juventus, va ai rigoristi della squadra. «Io li do ma poi sono i ragazzi che in campo decidono in base al fatto che se la sentano o no. L’importante è che facciano gol perché in questo campionato ne abbiamo sbagliato già troppi».