Perugia vuole anche lo scudetto
Il primo match point ce l’ha sulla racchetta Perugia. Che vuol dire tutto e vuol dire niente, perché Monza è la squadra peggiore con la quale provare a scendere a patti. Eppure senza una vittoria nella sfida in programma oggi alle 18 all’Opiquad Arena, la favola scudetto della Mint vedrebbe infranto il lieto fine. Sorriderebbe però a Perugia, ormai a una sola partita di distanza dal coronare il sogno di dar vita alla “stagione perfetta”, quella fatta di quattro titoli su altrettante competizioni disputate. Un confine che appare oggi labile e sottile, ma nella sostanza di proporzioni enormi.
NULLA È SCRITTO.
Perché la serie che mette in palio lo scudetto è imprevedibile oltre ogni ragionevole dubbio. Perugia ha la grande opportunità di chiuderla: finora la storia ha raccontato che chiunque abbia vinto il primo set nelle prime tre gare ha poi vinto anche la partita, come a dire che partire bene ha comunque la sua importanza.
Nessuno però in Umbria s’è voluto illudere prima del tempo: da Lorenzetti, che ha sempre parlato di aspettarsi di arrivare a giocarsi tutto a gara 5, fino al patron Sirci, che elogiando la grande prova di squadra di giovedì scorso non ha voluto sentir parlare di scudetto ad un passo. Magari è solo scaramanzia, forse solido pragmatismo.
REGALO D’ADDIO.
Che avrà il solito problema di trovare un modo per contenere Wilfredo Leon, l’uomo che in uscita dalla panchina ha sparigliato le carte tanto in gara 1, quanto in gara 3 (e in gara 2 ha fatto ancora meglio, guadagnandosi il posto da titolare a partire dal secondo set). Il cubano è la carta “pesante” a disposizione della Sir, quella capace di dar vita ai sogni semplicemente presentandosi sulla linea dei 9 metri. Senza una ricezione in grado di reggere l’urto del capitano di Perugia, i piani di Monza di provare a spingere ancora una volta la serie verso “l’amica” gara 5 rischierebbero di risultare vani. Servirà una prova di livello superiore, di quelle che non possono mancare nel giorno dei saluti, visto che per Maar (chiamato a limitare gli errori dell’ultima uscita, chiusa col 33% in attacco), Takahashi e Galassi quella odierna sarà anche l’ultima recita davanti al pubblico brianzolo. Perugia però ha un’occasione d’oro, confidando che stavolta gara 4 non si riveli nefasta come nelle precedenti due occasioni nelle quali la Sir si presentò col match point scudetto, sempre contro la Lube: nel 2018 (quando però vinse la “bella”) e nel 2019, quando la serie prese la via di Civitanova.
Contro Monza servirà il Leon delle occasioni che contano