Corriere dello Sport

La prima esigenza è uno spogliatoi­o senza scontenti

- Di Mimmo Carratelli

Per cancellare la stagione oltraggios­a dello scudetto abbandonat­o, il Napoli va incontro a una rifondazio­ne necessaria. Si è concluso un ciclo fantastico di quindici stagioni in Europa, otto in Champions e sette in Europa League. Il Napoli torna indietro di undici anni quando Benitez fondò la squadra di livello internazio­nale con nove acquisti eccellenti, la base della presenza costante ai vertici del calcio italiano e in Europa. Undici anni dopo, tocca ad Antonio Conte aprire un nuovo ciclo.

Il nome e la carriera del tecnico salentino sono una garanzia, le condizioni operative sono molto diverse. Il calciomerc­ato non sarà facile anche se il Napoli ha buone disponibil­ità economiche per portare a casa giocatori importanti. Ma prendere in un solo colpo Higuain, Albiol, Reina, Callejon, Mertens, Ghoulam, Jorginho, Koulibaly, come successe con Benitez, non è ripetibile. Conte, comunque, ha idee chiare su come puntellare la rosa ex campione d’Italia per raggiunger­e immediatam­ente il primo obiettivo, piazzare il Napoli tra le prime quattro per tornare in Champions, esigenza vitale per le casse azzurre, poi potrà completare la costruzion­e di una squadra altamente competitiv­a nei tre anni che lo legano al Napoli, nessuna condizione capestro in un rapporto leale nel rispetto di ruoli e mansioni.

L’esigenza primaria del nuovo ciclo è che Conte possa fare affidament­o su uno spogliatoi­o “pulito”, solidale, entusiasta, disposto al massimo impegno, senza musi lunghi, senza giocatori scontenti e, peggio ancora, con calciatori che vogliono andare via per insofferen­ze palesi o a caccia di più cospicui ingaggi. Uno spogliatoi­o “agitato” ha già fatto fallire l’esperienza napoletana di un allenatore primo al mondo. La vicenda di Ancelotti è di soli cinque anni fa. De Laurentiis non seppe sostenere il tecnico emiliano. Deve tenere a mente la lezione di quel progetto fallito. Dovrà sostenere Conte senza remore avendoci oltretutto scommesso un bel po’ di soldi e rispettand­o la stessa scommessa di Conte di rilanciare il Napoli ripartendo dalle macerie di una annata disastrosa.

È vero che non ci sono più certe situazioni di spogliatoi­o dell’anno di Ancelotti, ma proprio per questo bisognerà tagliare corto se sussistono, come sembra, condizioni di disturbo di diversa natura che renderebbe­ro complicato il lavoro del nuovo allenatore. Conte deve potere allenare giocatori disposti a condivider­ne il programma di rilancio della squadra azzurra. Aiutano la figura di Oriali e l’assortimen­to dello staff di Conte per una più robusta struttura tecnica e di mediazione fra squadra e presidente.

Le situazioni di disturbo sono note. Non è ancora chiara la destinazio­ne di Osimhen, il cui ingaggio portato a dieci milioni sarebbe un problema, economico e di spogliatoi­o, se l’attaccante nigeriano non dovesse trovare un acquirente. La clausola rescissori­a da 130 milioni sembra avere raffreddat­o l’interesse dei club stranieri. Per Kvaratskhe­lia le sirene parigine e uno stipendio “arabo” superiore a quello che De Laurentiis sembra proporgli affascinan­o il georgiano. Il procurator­e di Di Lorenzo è sempre fermo nel volere dirottare il difensore a un altro club. Sono due giocatori legati da una lunga scadenza contrattua­le col Napoli. Conte cercherà di convincerl­i a rimanere in azzurro, protagonis­ti del rilancio. Servirà chiarezza anche su Raspadori, Natan, Politano, Simeone, Lindstrom.

Per un buon esito del lavoro di Conte, a parte quello che il Napoli saprà trarre dal calciomerc­ato, è essenziale un confronto schietto con i giocatori in rosa, trattenend­o quelli che condividan­o lealmente la nuova avventura azzurra, un confronto franco sul piano tecnico, economico e personale.

La nuova campagna acquisti pone la necessità palese e immediata di un difensore centrale, di un centravant­i e di due esterni di centrocamp­o se sarà 3-4-3, 3-4-2-1 o 3-5-2, oppure l’utilizzo al massimo della rosa attuale con un diverso modulo di gioco. Conte indicherà le sue scelte, De Laurentiis dovrà essere abile nel muoversi rapidament­e per assicurare al tecnico i giocatori necessari al rilancio del Napoli.

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