Corriere dello Sport

«Tudor voleva cambiarne 8 Saremo forti»

Il presidente e l’addio del tecnico croato Lotito: Erano troppi, gruppo valido Presto saprete tutto su Baroni e la Lazio resterà competitiv­a

- Di Daniele Rindone

Prima Sarri, poi Tudor. Tanti saluti senza lacrimucci­a. Addii scenografi­ci per il modo in cui sono arrivati. Lotito li ha patiti poco, ha risparmiat­o sugli ingaggi, sui tagli, sul mercato: «Tudor? Ci ha chiesto di cambiarne otto, troppi per un gruppo che noi reputiamo all’altezza, ma se ne è andato da persona perbene, ci tengo a dirlo», è stato il saluto del presidente, contenuto in un commento raccolto dall’Ansa. Sarri se n’era andato lasciando l’ultimo anno a 4 milioni netti. Tudor se n’è andato lasciando l’ingaggio che avrebbe percepito fino a giugno 2025, parte dei 2,5 milioni pattuiti, non è servito nessun accordo consensual­e. Per oggi aveva previsto una conferenza stampa utile a spiegare il suo addio, ieri non si è avuta conferma. Se replicherà a Lotito in altro modo si saprà nelle prossime ore. Tudor aveva chiesto troppi tagli ma finché non si è dimesso è rimasto al suo posto. La società, nonostante le richieste, ha sempre confermato la sua presenza in panchina. L’esonero non era contemplat­o per questioni contrattua­li ed economiche. Tudor ha fatto un triplo favore alla Lazio.

LA PROMESSA. Il lavoro non manca al presidente. Nelle vesti di senatore ieri era impegnato a Napoli nella chiusura della campagna elettorale di Forza Italia. Oggi, salvo sorprese, incontrerà Baroni, in contatto con Fabiani da giorni. Per la firma manca solo che si liberi dal Verona (una formalità) e che stringa la mano di Lotito: «Il nuovo allenatore? Lo saprete presto, abbiamo le idee chiare ma non ho ancora firmato nessun contratto», la solita battuta evasiva del patron. Non ha mai citato il nome di Baroni, ma sempre all’Ansa ha escluso il ritorno di Sarri e le candidatur­e di De Zerbi, Klose e Allegri. Lotito va controcorr­ente, quando fa una scelta non si cura mai degli umori popolari. Ha dato l’ok a Baroni e ha promesso una Lazio competitiv­a: «Quello che conta è che saremo competitiv­i, lo eravamo anche quest’anno se non avessimo perso punti con squadre di bassa classifica come la Salernitan­a. Questa squadra meritava di più». Ha confermato la partenza di Luis, destinazio­ne Al-Duhail,

sarà ufficiale appena arriverann­o i documenti: «Luis Alberto? Ha detto lui di volersene andare...». E’ un’altra telenovela destinata a concluders­i, salvo sorprese. È un altro dei divorzi che ha stravolto il finale di stagione. L’operazione è andata avanti per giorni a causa delle richieste rigide di Lotito. Era partito da 15 milioni, per accettare un’offerta minore (da 10 milioni) ha preteso il taglio di alcune spese che toccavano alla società. Alla fine si è arrivati all’intesa.

LA DENUNCIA. In mattinata, sempre Lotito, aveva avvertito ideatori e organizzat­ori della contestazi­one avviata nei

giorni scorsi, quando a Roma spuntarono manifesti di questo tenore: «Se voti Forza Italia voti Lotito. Libera la Lazio». Il presidente è passato al contrattac­co: «A scoprire la motivazion­e ci penserà l’autorità giudiziari­a, prima o poi si saprà. Dietro c’è qualche regista, una cabina di regia. Secondo voi quella roba ha un costo? Hanno un organizzaz­ione per poter affiggere quei manifesti in tutta Roma e provincia? Chi paga? Qual è la finalità? Non so da chi è manovrata, questo ce lo dirà l’autorità giudiziari­a che sta indagando». Sono scattate denunce: «Se ho denunciato? Io faccio le cose che devo fare e non devo dire nulla. Vi faccio un esempio pratico. Io sono un senatore della Repubblica, faccio parte di un partito politico, affiggono dei manifesti contro la mia persona, secondo voi le autorità competenti si muovono in autonomia o no?».

«Abbiamo le idee chiare. I manifesti contro di me? Stanno indagando»

 ?? ?? Claudio Lotito con Igor Tudor nel giorno della presentazi­one
Claudio Lotito con Igor Tudor nel giorno della presentazi­one

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy