Poco Paradiso: «Ridateci la Lazio»
Avesse cantato il commento, sarebbe rimasto svociato, per quanto accorato. Sfogo social di Tommaso Paradiso, ha replicato al post Instagram della Lazio in cui sono state ufficializzate le dimissioni di Tudor, neanche tre mesi dopo l'accordo di marzo. «Stiamo e siamo a pezzi», ha scritto il cantautore di fede biancoceleste. Ha utilizzato il tastierino del cellulare come una penna per scrivere un brano, sentito nel profondo e con una chiusura d'impatto: «Lo chiedo con rispetto ed educazione, lo chiedo con con tutta la civiltà che mi e ci appartiene: ridateci la vita. Ridateci dignità. Ridateci la Lazio». Pioggia di like, tanti tifosi si sono sentiti rappresentati dal suo messaggio. «Siamo feriti, anche leggermente dimessi, ma non ci arrendiamo. A me preoccupa sì il presente, ma soprattutto il futuro. Penso alle nuove generazioni che hanno bisogno di innamorarsi di un club che sta crollando a pezzi. Qui il problema è più profondo di un allenatore anzi due che se ne vanno via nell’arco di tre mesi perché non vengono accontentati. Qui il problema è molto più profondo. Non c’è più amore. C’è solo ostilità e fare di tutto per farsi odiare. Noi abbiamo bisogno di amore e di famiglia. Stiamo sparendo, sotto gli occhi di tutti».
CLIMA SOCIAL. Ha fatto il paragone con altri club: «Ci sono società che crescono e creano entusiasmo, noi facciamo solo passi indietro», ha proseguito Paradiso. «Stiamo raggiungendo un livello di esaurimento mai provato prima. Siamo abbandonati. Gli allenatori se ne vanno e se ne vogliono andare, così come molti calciatori. Siamo diventati ostili. Siamo un mondo grigio nonostante abbiamo i colori del cielo. Non abbiamo budget, non abbiamo progetti, non abbiamo presente e non abbiamo futuro. Non abbiamo più sogni, sta morendo tutto intorno a questa società, società che più non è, dato che è monogestita». Sui social, intanto, si è creato un sentimento anti-Baroni, i tifosi hanno lanciato hashtag (#NoBaroni) scongiurando il cambio di rotta con la panchina affidata al tecnico che ha guidato il Verona nell'ultima stagione. Nulla contro di lui, artefice di una salvezza-impresa con una rosa smantellata nel mercato di gennaio, più che altro la richiesta di un nome di grido dopo il doppio addio di Sarri e Tudor, in grado di smorzare in parte i malumori. Paradiso è stato il megafono del malcontento dei laziali.
«Siamo diventati ostili, siamo grigi nonostante i colori del cielo»