Premier, il Var resta Ma ora cambia tutto
I Wolves avevano proposto di abolirlo dal prossimo anno Diciannove club su venti a favore della tecnologia Decisioni spiegate e immagini mostrate allo stadio
Il VAR, come concetto, non si tocca. A deciderlo sono state, nel modo più enfatico, i 20 club di Premier League che hanno votato 19 a 1 contro la proposta dei Wolverhampton Wanderers di eliminarlo. I Wolves sono stati l'unico club a votare a favore dell'abolizione.
Detto ciò la Premier League ha comunque fatto un lungo esame di coscienza visti i tanti problemi vissuti questa stagione. Da l'utilizzo di due pesi e due misure in situazioni analoghe alla scarsa comunicazione tra arbitro e VAR ai casi più clamorosi, come il gol non convalidato a Luis Diaz nell'incontro tra Liverpool e Tottenham. In quell'occasione, lo ricordiamo, l'attaccante colombiano segnò un gol regolare ma dato in fuorigioco dall'assistente. Il VAR, dopo avere rivisto le immagini, confermò la regolarità del gol, ma per la scarsa comunicazione tra arbitro e VAR, il gol venne annullato. E quando il VAR si accorse dell'errore, la partita era già ricominciata. «Il VAR aiuta a prendere decisioni più corrette, ma deve essere migliorato per il bene dello sport e del calcio si legge in un comunicato della lega - Lavoreremo in tal senso».
CRITICITA’. L'anno scorso il tempo impiegato per arrivare a una decisione del VAR è aumentato di più del 50 per cento, arrivando, mediamente, ai 64 secondi, rispetto ai 40 secondi della stagione precedente.
Troppo, per i club e per i tifosi. Si può fare meglio. Il cambiamento più significativo è l'introduzione del fuorigioco semi-automatico (ma soltanto a partire da ottobre), tecnologia già in vigore in altri campionati. Fino ad ottobre si continuerà con il metodo attuale, in cui il VAR e i suoi assistenti tracciano linee sullo schermo per decidere se un giocatore è in posizione di fuorigioco. L'obiettivo è ridurre il tempo di attesa per ogni decisione. Si lavorerà anche su una campagna per informare tifosi, club e calciatori su come funziona realmente il VAR onde evitare malintesi.
Vanno migliorate comunicazione arbitro-VOR e velocità di scelta
COMUNICAZIONE. Inoltre dalla prossima stagione gli arbitri comunicheranno direttamente negli stadi la decisione presa in caso di intervento del VAR. Vi saranno anche nuove soluzioni tecnologiche per permettere ma qui dipenderà dallo stadio - ai tifosi di rivedere le immagini al vaglio del VAR sui megaschermi negli impianti. La PGMOL, l'ente che fornisce alla Premier League i direttori di gara, lavorerà ulteriormente sull'addestramento di arbitri e VAR e non si esclude che - ma soltanto nei prossimi anni - vi saranno carriere separate per i due ruoli, dal momento che alcuni arbitri sono bravissimi in campo ma meno adatti davanti allo schermo (e viceversa). Alla fine, tutti contenti quindi, pure i Wolves: «Anche se restiamo convinti che la Premier League funzionerebbe meglio senza VAR, siamo incoraggiati dai cambiamenti approvati oggi. La cosa più importante per noi sono l'integrità del gioco del calcio e l'esperienza dei tifosi allo stadio e in televisione».