Piastri: «Noi ci siamo» Hamilton: «Podio vicino»
Perez: «Sono felice dell’accordo voglio chiudere qui la carriera» Marko: «Se piove, Max favorito»
La Formula 1 guarda al futuro presentando i regolamenti in vigore a partire dal 2026, ma non distoglie gli occhi dal presente e si prepara a scendere in pista oggi per le prove libere del Gran Premio del Canada (prima sessione ore 19.30 italiane, la seconda alle 23, diretta Sky Sport F1).
Si arriva nella terra di Gilles Villeneuve con ancora negli occhi l'impresa di Charles Leclerc, trionfatore tra le strade della sua Montecarlo e capace di ridurre a 31 i punti di distacco da Max Verstappen, ma la Red Bull vuole tornare a fare la voce grossa. Magari con il supporto di Sergio Perez, rinvigorito nello spirito e nel morale dal recente rinnovo contrattuale con la squadra di Milton Keynes: «Sono felice di aver raggiunto un accordo col team, ora possiamo concentrarci esclusivamente sulla prestazione in pista - le parole del messicano voglio concludere qui la carriera e voglio dare il meglio fino all’ultimo giro. Speriamo di non avere gli stessi problemi accusati a Monaco anche in Canada, dove mi aspetto di vedere una RB20 più forte».
Helmut Marko, storico consulente della scuderia campione del Mondo, non è però dello stesso avviso: «Siamo nel terzo
anno dell'attuale regolamento e gli avversari ci hanno raggiunto, copiando alcune cose e migliorandone altre. Non arriviamo in Canada da favoriti: la Ferrari è più rapida sul giro secco, ma se dovesse piovere Verstappen potrebbe fare la differenza».
Tra le scuderie che hanno ridotto il gap dalla Red Bull c'è sicuramente la McLaren, sempre a podio negli ultimi tre Gran Premi. «All’inizio della stagione abbiamo avuto alti e bassi ma sento di aver compiuto notevoli passi in avanti - assicura Oscar Piastri - chi vincerà? Non saprei indicare un favorito, noi saremo sicuramente in lotta».
Chi vorrebbe parteciparvi è certamente Lewis Hamilton, che torna sulla pista dove nel 2007 centrò il suo primo successo: «In Mercedes stanno lavorando duramente, la W15 è più stabile, ma manca ancora di bilanciamento. Il podio? Non è lontano, vedremo se gli aggiornamenti funzioneranno».
Inevitabile una battuta sui regolamenti in vigore dal 2026, quando vestirà il rosso Ferrari al posto di Carlos Sainz (sempre più diretto verso Williams o Audi): «Credo che si stia andando nella direzione giusta, ma le vetture sono ancora troppo pesanti. Ho parlato con i piloti che le hanno provate al simulatore, e mi hanno detto che sono lente».