Lavia: All’Italia vittoria sfuggita solo per poco
Ko con la Francia ma qualificazione olimpica è sempre a portata di mano
(23-25, 25-18, 23-25, 25-19, 10-15) ITALIA: Michieletto 19, Giannelli 3, Galassi 12, Lavia 16, Romanò 11, Russo 15, Balaso (L), Sbertoli, Bovolenta 3, Porro, Laurenzano (L). N.e. Recine, Sanguinetti, Anzani. All. De Giorgi. FRANCIA: Patry 14, Toniutti, Le Goff 7, Clevenot 19, Louati 14, Seddik 11, Grebennikov (L), Brizard, Faure 4, Jouffroy, Tillie 1, Bultor. N.e. Diez (L), Carle. All. Giani.
ARBITRI: Ivanov (Bul) e Maroszek (Pol)
Durata set: 28 , 22 , 28 , 22 , 19. Totale 1h59’
di Carlo Lisi
Dopo quattro vittorie consecutive l’Italia di Fefè De Giorgi è caduta nella notte di mercoledì sotto i colpi della Francia di Andrea Giani. Sconfitta maturata al termine di una gara non facilissima da decifrare, in cui i meriti dei transalpini si mischiano con alcune leggerezze del sestetto italiano, che ha avuto in mano il primo e il terzo parziale, poi perduti di misura, ha dominato secondo e quarto, arrendendosi nel quinto senza riuscire a frenare l’impeto francese.
«Non ci è mancato tanto per vincere ancora. Secondo me loro hanno giocato una partita buona, però potevamo portarla a casa», ha detto commentando la prestazione degli azzurri Daniele Lavia, che come il resto della squadra non ha avuto regolarità di rendimento, ma che nel quarto set è stato capace di mettere a segno ben 9 punti. «Ci sono mancate due o tre cose banali - ha proseguito Lavia - cose che di solito facciamo con automatismi che ci riescono bene, ce ne rendiamo conto solo quando le sbagliamo. È mancato quello, perché secondo me siamo stati in partita bene per tutti i cinque set, anche se nel quinto loro sono stati decisamente più bravi».
La qualificazione Olimpica è ancora a portata di mano e anche l’approdo alla fase finale della manifestazione è molto probabile. Non sono mancate comunque le note positive a partire dalle grandi difese di Fabio Balaso, che ha rivaleggiato con il collega di ruolo Jenia Grebennikov, stella di prima grandezza del panorama mondiale. Bene anche i due centrali, Galassi e Russo (soprattutto a muro) e come sempre Michieletto, una volta di più top scorer italiano con 19 palloni messei a terra.