Milik out: perde Europeo e inizio di stagione
Arkadiusz Milik è già precipitato per due volte all'inferno, prima nel 2016 e poi nel 2017, rompendosi un crociato e poi anche l'altro. Così questo infortunio, che interessa il menisco e non il crociato sinistro, quindi grave ma non gravissimo, finirà per sembrargli quasi un semplice ma doloroso passaggio in purgatorio. Viste le lacrime che hanno accompagnato la sua uscita dal campo nell'amichevole di venerdì tra la Polonia e l'Ucraina (scontro con il centrocampista del Genoa Malinovskyi), poteva andare molto peggio, insomma.
CONSEGUENZE.
Le ricadute dello stop porteranno comunque a conseguenze tremende dal punto di vista personale: addio Europeo (sarebbe stato l'ultimo della sua carriera in nazionale?) e addio a un inizio di stagione sereno con la nuova Juventus di Motta, con quest'ultimo che avrebbe voluto testare la sua capacità di adattarsi al nuovo modulo prima di prendere qualsiasi decisione. Milik sperava di presentarsi in gran forma all'appuntamento della Continassa del 10 luglio, invece dovrà probabilmente finire di nuovo sotto i ferri con la speranza di restare lontano dal campo per un massimo di due mesi. La decisione finale, comunque, spetterà ai medici della società bianconera che hanno in programma un controllo nelle prossime ore. «Ho un contratto e non voglio andare da nessuna parte. Resto alla Juve» aveva detto Milik cinque giorni fa, proprio dal ritiro della Polonia, replicando alle voci di possibili trattative sul suo conto. Di sicuro, visto anche l'ingaggio elevato, la Juve stava riflettendo su una possibile cessione, anche in prestito, mentre adesso ha una sola missione: recuperare l'attaccante nel più breve tempo possibile.
Infortunio al menisco: deve fermarsi almeno due mesi