Corriere dello Sport

GALASSIA FRIEDKIN LA ROMA AL CENTRO

Clamorosa indiscrezi­one dall’Inghilterr­a: dopo aver già preso il piccolo Cannes in Francia, la holding che controlla la società vuole la squadra più antica di Liverpool

- Di Roberto Maida ROMA

Presentata un’offerta per acquistare l’Everton dell’iraniano Moshiri, fanno gola la Premier e il nuovo stadio. Ma il club gialloross­o resterebbe il fiore all’occhiello del gruppo

Goodison Park, Liverpool, Merseyside, Inghilterr­a. Una notizia clamorosa si è diffusa in questo primo sabato di afa estiva poco prima dell’ora di pranzo: alla casella di posta certificat­a dell’Everton football club, la più antica squadra della città dei Beatles, è stata recapitata un’offerta ufficiale per un corposo ingresso nella proprietà. Mittente, il Friedkin Group. Cioè la holding che controlla la Roma. Avete letto e capito bene: i Friedkin vogliono l’Everton, o almeno una quota azionaria importante di una delle società più gloriose della Premier League: dal 1954 frequenta la massima divisione e non è mai retrocesso.

LA TRATTATIVA. Le cifre dell’affare non sono state svelate. Ma il padrone dell’Everton, che è l’iraniano Farhad Moshiri, è disposto a trattare per una progressiv­a uscita di scena. Il motivo? Politico-economico, diciamo così. Nelle ultime stagioni la squadra è sempre andata male: dal 2019 in poi non ha mai superato il decimo posto in campionato. E pochi mesi fa sembrava condannata a uno storico declassame­nto a causa degli 8 punti di penalizzaz­ione (prima 6 e poi altri 2) inflitti per le violazioni delle regole sulla sostenibil­ità interna. In pratica, sono stati sperperati troppi soldi in operazioni scriteriat­e che hanno esposto l’Everton a un rosso di bilancio non giustifica­bile. Grazie alla qualità media dell’organico, la retrocessi­one è stata evitata ma i malumori popolari impazzano: soltanto la grande vittoria nel derby contro il Liverpool, 2-0 il 24 aprile, ha anestetizz­ato la delusione dei tifosi.

LO STADIO.

Perché allora i Friedkin, insieme ad altri gruppi industrial­i, stanno cercando di scalare l’Everton? Intanto perché penetrare nel calcio inglese, come dimostrano quasi tutti i precedenti di investimen­ti stranieri, è sempre una buona idea. Ma poi nel caso specifico esiste già una gallina dalle uova d’oro che non ha ancora espresso il proprio potenziale: è il nuovo stadio, che sostituirà il vecchio Goodison Park e sorgerà su uno dei docks di Liverpool, riqualific­ando quindi l’area portuale. E’ costato 900 milioni di euro e dovrebbe essere inaugurato all’inizio della stagione 2025/26. Curiosamen­te è stato disegnato dall’architetto Dan Meis, che aveva progettato per conto di Jim Pallotta il quartiere fantasma a Tor di Valle. Ma qui siamo molto avanti, non ci saranno sorprese. E consideran­do l’importanza strategica dello stadio di Pietralata per il business plan a lungo termine dei Friedkin alla Roma, si capisce quanto un nuovo impianto da 52.000 posti possa esse

re attrattivo.

RIFLESSI. Se l’operazione andasse a buon fine, i Friedkin risultereb­bero comproprie­tari di tre club europei: la Roma, il piccolo Cannes che gioca nella quarta serie francese e appunto l’Everton. Una galassia imprendito­riale che testimonia l’intenzione del gruppo di espandersi in Europa anche nel calcio. Ma Lina Souloukou ha già rassicurat­o i tifosi sul programma di crescita graduale e costante della Roma qualche giorno fa durante il Forum in Sardegna. «La società non è in vendita ha annunciato la Ceo - vogliamo ribadire con forza la volontà della famiglia Friedkin, che considera questa squadra come il fiore all’occhiello della loro impresa sportiva e punta a entrare nell’élite europea». Anzi, la possibilit­à di un confronto o addirittur­a di sinergie con una realtà della Premier League potrebbe diventare un’occasione di ulteriore sviluppo. Non resta che attendere e capire cosa accadrà a Liverpool: i Friedkin stanno facendo un tentativo in grande stile e devono battere la concorrenz­a di un azionista del Crystal Palace e di due imprendito­ri locali. La corsa è aperta.

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GETTY Dan Friedkin, 59 anni, con il figlio Ryan Il patrimonio dell’imprendito­re statuniten­se è stimato in 6,1 miliardi di dollari
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