Asllani: «Resto qui e vinco ancora»
MILANO - C’è una netta differenza tra l’attuale e la scorsa estate di Asllani. E non si tratta soltanto dello scudetto appena vinto con l’Inter. Un anno fa, infatti, il centrocampista era reduce da una stagione da sostanziale comparsa: poco spazio, poche occasioni per mettersi in luce e la sensazione che per Inzaghi non fosse ancora pronto. Adesso, invece, non solo si appresta a giocare il suo primo Europeo con l’Albania, con ottime chances di essere protagonista, ma arriva carico da un’annata in cui il suo peso dentro la squadra nerazzurra è nettamente cresciuto. Ora, infatti, la fiducia nei suoi confronti da parte di Inzaghi è fuori discussione, fermo restando che Calhanoglu, in cabina di regia, continui ad essere l’indiset. scusso titolare. Ma non ci sono più scrupoli, quando il turco è stanco o acciaccato, ad affidare il comando del gioco all'albanese. Ecco perché, se alla fine del mercato estivo 2023 Asllani aveva seriamente accarezzato l’idea di andare in prestito, oggi afferma inequivocabilmente che «dall’Inter non mi muovo, so di dover lavorare ancora molto ma sono contento di essere in questa squadra che è indiscutibilmente una delle migliori del mondo».
CONTRO L'ITALIA. Ovvio, comunque, che Asllani non nasconda le sue ambizioni. «Più spazio? Lo vedremo. Intanto, devo essere in grado di farmi trovare pronto ogni volta che l’allenatore mi chiamerà in causa», ha spiegato a Sport MediaIntanto, ha già alzato l’asticella: «Punteremo alla Champions. Perché l’Inter deve giocare ogni competizione per vincere». E’ una mentalità che Asllani porterà anche nella sua Albania, rivale proprio degli azzurri nella prima fase dell’Europeo. «Tutti ci danno per ultimi nel girone ma ci siamo guadagnati la qualificazione con tanto sudore. E’ solo la seconda volta, nella nostra storia. Affronteremo ogni avversario con l’obiettivo di creare più difficoltà possibili. Non vedo l’ora di sfidare l’Italia. Avrò di fronte tanti compagni nerazzurri, a cui auguro il meglio. Chissà che non passeremo il turno insieme. Sarebbe il massimo».