Moro è in lotta per la riconferma
Per Nikola Moro la terza stagione con il Bologna può essere quella del rilancio. O meglio ancora, dovrà essere quella del suo vero lancio nel calcio italiano, perchè il centrocampista ingaggiato dai rossoblù nell'estate del 2022 non è ancora riuscito a trovare quella continuità che si aspettava di raggiungere in serie A.
OCCASIONE. L'arrivo di Vincenzo Italiano può rappresentare un'occasione per chi, come lui, ha avuto meno spazio. Certo il nuovo allenatore si presenterà già con un'idea di massima sui giocatori rossoblù, ma per tutti sarà una ripartenza. Se il classe 1998 croato riuscirà ad esprimere le sue qualità e a farsi vedere brillante e concentrato durante le fasi del ritiro, potrebbe davvero giocarsi un ruolo importante nel centrocampo della prossima stagione. Il gruppo rossoblù un salto di qualità, raggiungendo la qualificazione alla prossima Champions League, l'ha già fatto, ora tocca a Moro che è rimasto un po' fermo.
POCO SPAZIO. Al secondo anno con il Bologna ha giocato meno (834' in 23 presenze, 10 da titolare) che nella stagione dell'esordio (1219 minuti e 12 volte titolare). È vero che nei primi mesi a Bologna Moro era stato considerato poco. L’arrivo in Italia era stato uno scossone, come sempre succede con la Serie A. La prima da titolare arrivò contro lo Spezia, nella gestione Mihajlovic, finita però con un pareggino. Quando è arrivato Motta, anche Nikola si è dovuto rimboccare le maniche non poco. Cercava spazio, ma per il tecnico italo-brasiliano non era pronto. Serviva di più, serviva più tempo. Moro non è un giocatore acerbo, ma le esperienze in Croazia con la Dinamo Zagabria
e in Russia con la Dinamo Mosca non erano sufficienti. Poi, nel primo anno di Thiago, Moro, prima solo spezzoni di gara (al massimo 45’ contro l’Inter), era riuscito a ritagliarsi spazio, che ha però faticato a trovare nella stagione successiva quella appena conclusa. Con il Bologna ha giocato 49 gare in serie A e 6 in coppa Italia, segnando complessivamente 3 gol, ma adesso dal giocatore che ha un contratto fino al 30 giugno 2027 si attende un salto di qualità. Anche il suo futuro con la Croazia, con cui ha una presenza da 45 minuti al fianco di Pasalic nella sfida vinta 2-1 contro la Bulgaria a marzo 2022, passerà dalla stagione con il Bologna.
Era stato riscattato ma nella stagione appena trascorsa non ha brillato