Con il Toko magico la Virtus pareggia
Shengelia, assieme a Pajola, guida la rimonta di Bologna Finale scudetto: si riparte Martedì il terzo atto a Milano
Difficile dire se l’1-1 segnato da Bologna possa essere una reale svolta nella serie. Certo che il modo di cambiare colore alla serata e alla sfida, dopo un avvio che sembrava avvicinare prematuramente l’Olimpia al traguardo, è il migliore per pareggiare i conti e spostarsi al Forum (martedì il terzo atto) senza complessi.
La Segafredo vince in area, dove il ripescato Mickey fa la differenza insieme all’eroico Shengelia e a un decisivo Polonara, una dannazione per Mirotic, Melli, Voigtmann e Hines. Dopo che per un quarto d’ora Milano è padrona e la serie sembra indirizzata fatalmente. Poi cambia tutto, il miglior Pajola, anche 10 assist e 4 recuperi, si prende la squadra in mano. Bologna segna 14 punti in più vicino a canestro ed è viva più che mai contro l’Armani che senza le percentuali dei suoi big fatica a costruire.
ARSENIO LUPIN.
La Virtus dell’avvio sembra uscita dal supplementare della prima partita, nervosa e poco lucida, messa alla corde da rimbalzi e prime triple dell’Armani con Tonut che fa lo Shields. Soprattutto, però, la Segafredo sembra senza idee in attacco e, bloccata da un peso psicologico, insiste senza successo con il tiro da fuori, e il solo Shengelia non può bastare. Per nove, lunghissimi minuti a cavallo dei due quarti iniziali Bologna segna soltanto 4 liberi e la squadra di Messina vola (13-26). Invece cambia tutto in 2’. Mickey, ripescato nel turnover al posto di Dobric e secondo tanti da rottamare (ma non per Banchi che l’ha tenuto sempre in considerazione), si fa sentire contro Hines in tutte e due le aree.
Scatta qualcosa nella testa dei bianconeri, Pajola torna in versione Arsenio Lupin, la difesa non dà luce a Shields, Belinelli infila la prima tripla, Polonara l’ultimo 5-0: in 5’ il parziale è 19-5, con il sorpasso all’intervallo. E tutti pensano a cosa succederà stavolta nel terzo quarto, la grande incognita della stagione bianconera.
Anonimo Shields determinante per la vittoria milanese nel primo atto
DIFESA. La Virtus invece lo vince con 11 punti di Shengelia, dopo che Milano, con la guardia stretta di Hall su Belinelli, sembrava essersi riassestata in difesa. Hackett è sempre avvolto dalle sue difficoltà attuali, ma Bologna ha l’energia necessaria sul perimetro grazie a uno straordinario Pajola e Cordinier. Shields stavolta è ridotto al silenzio, Mirotic con poca fortuna prova a tenere l’Armani lì. A 4’ dalla fine l’allungo decisivo di casa (68-59). Uno a uno e tutto è riaperto.