Corriere dello Sport

Le Fée: Io e la Roma stessi valori

- Di Lorenzo Scalia

- In principio c’era Wijnaldum, poi le aspettativ­e si sono spostate su Renato Sanches. Centrocamp­isti che sulla carta dovevano dare alla Roma imprevedib­ilità e quindi un cambio di passo. In altre parole velocità di pensiero. La loro missione in gialloross­o è fallita tristement­e. Adesso le speranze sono rivolte su Enzo Le Fée, un nome non altisonant­e, che però è considerat­o l’uomo giusto al posto giusto, in particolar­e da Florent Ghisolfi: lo dicono anche i 23 milioni spesi per il cartellino per strapparlo al Rennes. Lo dice pure il diretto interessat­o: «Mi piace avere la palla tra i piedi e giocare un bel calcio. Inoltre, tra i miei valori c’è quello di essere un lottatore in campo. Do sempre il massimo e penso che questo sia in linea con i valori della Roma, cercherò di fare il meglio possibile. Non vedo l’ora di iniziare». Ieri il francese si è allenato per la prima volta a Trigoria agli ordini di Daniele De Rossi. E' stata una giornata speciale, culminata in serata con l’ufficialit­à dell’operazione in entrata: Le Fée ha firmato un contratto di cinque anni con uno stipendio da 2 milioni a stagione bonus compresi.

IMPATTO. Nei giorni precedenti Le Fée aveva fatto un salto nel quartier generale della Roma per prendere confidenza con l’ambiente e stringere la mano a Daniele De Rossi. L’allenatore l’ha colpito positivame­nte: «Ho parlato con lui, mi piacciono la sua energia e il suo amore per la Roma. Per me questo è l’aspetto più importante, so che da calciatore è stato molto amato qui, credo che lo sia anche da allenatore; è questo che mi spinge a cercare di vincere con questo club: il mister, tutti i giocatori e in particolar­e i tifosi, davvero incredibil­i da quello che ho visto». Per il centrocamp­ista è l’occasione più grande della carriera: «Vorrei ringraziar­e la famiglia Friedkin per la fiducia nei miei confronti, spero di ripagarla».

ADDIO FRANCIA. In Ligue 1 Le Fée ha messo da parte 132 presenze e ha vinto anche un campionato cadetto. Predilige il piede destro, è alto 1,73 centimetri. Fisicament­e non è imponente, ma ha altre qualità: un piede da trequartis­ta, la calma di un regista e l’intelligen­za di una mezzala. Insomma, è un jolly che può ricoprire più ruoli. In città vuole restarci e imporsi: «Ho scelto con la mia famiglia di crescere qui come calciatore e come uomo. Io e mia moglie pensiamo che sia il luogo perfetto per farlo. Chissà, magari il nostro primo figlio nascerà a Roma».

«Mi piace il bel calcio, in campo sono un lottatore Feeling con DDR»

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GETTY Enzo Le Fée, 24 anni, in allenament­o a Trigoria

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