Dybala come un ragazzino
Voglia ed entusiasmo altissimi, guida il gruppo e sprona i giovani: leader vero
Lui pubblica una foto dell’allenamento in cui gronda di sudore, facendo chiaro riferimento al caldo e anche all’intensità delle sedute di De Rossi. Lei è a Milano, ospite con la mamma per provare, da Dolce e Gabbana, l’abito da sposa. Non potrebbero essere più distanti in questo momento Paulo Dybala e la futura moglie, Oriana Sabatini. Per il matrimonio del 20 luglio è tutto pronto, compreso il piano di viaggio del talento argentino: ha concordato con De Rossi 4-5 giorni, visto che Buenos Aires non è Grosseto (ogni riferimento a Chiesa è puramente voluto) e quindi, con ogni probabilità, partirà dopo l’amichevole contro il Latina del 17 per fare ritorno un paio di giorni dopo le nozze. Buonsenso (suo, dell’allenatore e del club) e tutti contenti.
IL FUTURO. Sempre che, per quel giorno, Dybala sia ancora romanista. Salvo colpi di scena sarà così. Lui ha conosciuto Ghisolfi, ovviamente, i suoi agenti no perché sono ancora all’estero, da dieci giorni è attiva la clausola per cui chi vuole può strapparlo alla Roma per 12 milioni. L’Arabia insiste, ma Paulo non ci pensa. Premier e Spagna: qualcosa si è mosso, ma interessi concreti no. Anche perché fino a domenica, con la Coppa America e l’Europeo ancora in corso, non sono partiti i grandissimi giri di mercato. Se ne riparlerà, quindi, entro fine mese. Altrimenti saluti e baci, Dybala resterà romanista con un contratto in scadenza tra un anno che potrebbe prolungarsi di altri 12 mesi in caso di raggiungimento del 50% delle presenze.
IL PRESENTE. Non che la cosa gli dispiaccia, anche perché Dybala si sta allenando con l’entusiasmo e la voglia di un ragazzino e sta cercando di trasformare una delusione in un’opportunità. Nessuno vuole nascondere l’ovvio: la mancata convocazione per la Coppa America è stata una mazzata e se l’Argentina domenica dovesse rivincere il trofeo, seppur felice per amici e Paese, un po’ di malinconia Dybala l’avrebbe. Come logico. Ma, dopo tempo, Paulo ha potuto trascorrere un mese di riposo completo e può fare una preparazione estiva totale con uno staff giovane e motivato che vuole fare di tutto per metterlo nelchino. le migliori condizioni. Non a caso, qualche giorno prima di tornare a Roma, aveva ripreso a lavorare con un preparatore personale proprio per non ripartire da zero. Ecco perché Paulo si gode il presente: si allena (accaldato, come tutti), guida il gruppo e i compagni più giovani, fa il tifo per l’amico Morata con la sua Spagna e aspetta il 20 luglio. Il sì a Oriana sarà quello per la vita, nel calcio il suo futuro è ancora tutto da scrivere. Ma un ruolo da leader nella Roma, con dei tifosi che stravedono per lui e un allenatore che parla di «qualità che salva sempre» può essere il modo migliore per mettere da parte rimpianti e incertezze.