Paredes tra finale e futuro
ROMA - In Argentina sono sicuri: «Le caramelle che mangiano Paredes e De Paul prima delle partite della nazionale sono un portafortuna». Ora, se sia davvero così nessuno lo sa, forse neppure loro, ma intanto l'Argentina, dopo una Coppa America e un Mondiale, è di nuovo in corsa per un trofeo. Paredes sogna il bis nella coppa del continente americano nonostante nei quarti contro l'Ecuador e nella semifinale contro il Canada sia rimasto in panchina. Sembra che sia stanco e non al top, d'altronde ha giocato, tra club e nazionale 59 partita. Gliene manca una, forse la più importante, per fare cifra tonda. Al netto delle decine di articoli che sono stati fatti sul nuovo look (un biondo pla
tino) e al netto di una famiglia che lo sta seguendo da settimane in giro per gli States, prima di andare in vacanza tra l'Argentina e Ibiza, Paredes è chiamato a prendere una decisione sul suo futuro.
COSA FARE. Con la doverosa premessa che a Roma sta bene, moglie e figli vivono benissimo e lui si sente gratificato da De Rossi e dai compagni, è chiaro che la maxi offerta araba con uno stipendio superiore ai 9 milioni lo sta facendo riflettere e anche tanto. Strappare un contratto così a 30 anni induce inevitabilmente a una riflessione. Paredes vuole chiudere la carriera al Boca, lo ha detto e ribadito decine di volte: farlo con 20 milioni in più nelle tasche è qualcosa che alletterebbe chiunque. Tutto questo, però, non riguarda solo lui, ma anche la Roma. E a Trigoria, ad ora, non sono arrivate offerte per il cartellino di Paredes. Appuntamento a dopo la Coppa America (e gli Europei): è solo questione di giorni.