Sacrificare Gonzalez per la svolta
Nonostante le dichiarazioni del direttore sportivo Daniele Pradè nella conferenza stampa di fine stagione, Nicolas Gonzalez potrebbe fungere da agnello sacrificale nel tentativo di svoltare la sessione di trattative della Fiorentina. Il punto è che per un mercato congestionato in entrata, servirà un'uscita forte e la dirigenza sembra aver puntato il dito sull'argentino, per quanto definito «all 99%» un giocatore viola anche nella prossima stagione. Proprio quell'1% di possibilità di cessione non ha mai convinto, soprattutto se parliamo del pezzo pregiato della rosa. Il profilo appetibile per eccellenza, l'acquisto più oneroso della storia viola, lo stesso per cui lo scorso agosto è stata rifiutata un'offerta molto importante proveniente dalla Premier League.
«OLTRE 40 MILIONI».
Lo ha dichiarato Alessandro Moggi, procuratore del classe 1998, sottolineando l'unità d'intenti fra il suo assistito e il club: «La Fiorentina ha rifiutato un’offerta molto importante dalla Premier, di 42 milioni. L’estate precedente c’era stata un’offerta di una altro club inglese. Ma quando c’è un contratto in essere io molte volte mi rimetto alle parole dei dirigenti». Dall'altra parte non è scontato che un anno dopo - e quindi di dodici mesi più vicini alla scadenza del contratto - arrivi un'altra proposta di quel calibro, anche perché l'ultima stagione dell'ex Stoccarda non è stata così esaltante, perdipiù in rapporto a quanto ci si sarebbe aspettati da lui. E poi c'è il problema degli infortuni frequenti, altro fattore che ha portato la società toscana a riflettere sul futuro di Gonzalez.
LA VETRINA SUDAMERICANA.
In questo senso la Coppa America può aiutare la Fiorentina ha valorizzare l'attaccante, che con la sua Argentina sta disputando una buona competizione e che ha attirato ancora una volta gli occhi di club stranieri. Specie dal calcio inglese.