Corriere dello Sport

Italia, è un tuffo nel passato

Prima Tier 1 a giocare a Nuku’alofa dopo 21 anni, trova condizioni da rugby antico. Il ct: «Nessun alibi»

- Di Francesco Volpe ROMA

Non fosse per il colore delle maglie, gli azzurri penseranno di vivere il giorno della marmotta. Ancora isole, ancora caldo-umido, ancora guerrieri dalla pelle ambrata. Da Apia (Samoa) a Nuku’alofa (Tonga) il passo è breve, anche se la Nazionale in questi giorni s’è preparata al fresco di Auckland.

Stanotte c’è il secondo test-match azzurro nel Sud Pacifico, l’ultimo prima di volare in Giappone (21 luglio), e la musica sarà la stessa di una settimana fa, anche se i tongani sono un filo meno fisici e più tecnici dei cugini samoani. «Potremo giocare due volte la stessa partita e mostrare che abbiamo imparato la lezione» sintetizza il ct Gonzalo Quesada dopo la delusione di Apia (25-33).

Anche stavolta comunque sarà un’avventura. L’Italia è la prima Tier 1 del rugby mondiale a raggiunger­e Nuku’alofa, capitale delle Tonga. Sempliceme­nte, negli ultimi 25 anni le big si sono rifiutate di arrivare fin lì, spaventate dal clima, dai disagi del viaggio e della logistica. Le storture del profession­ismo. Nel 1999 ci giocò, e perse, la Francia (16-20); nel 2003 ci vinse l’Irlanda (40-19). Poi più nulla, un boicottagg­io “de facto” supinament­e accettato da World Rugby. Negli ultimi sette anni, le ‘Ikale Tahi (aquile di mare) tongane hanno giocato due partire (due!) sul suolo patrio. Una vergogna.

VINTAGE. Tocca all’Italia rompere il ghiaccio e scoprire un rugby (e un mondo) antico e affascinan­te. «Divideremo l’albergo con i tongani, faremo colazione assieme. Il nostro nutrizioni­sta è stressatis­simo... - svela Quesada Non avremo un campo d’allenament­o e anche lo stadio è quello che è. Nessun “internazio­nale”, oggi, è abituato a questo. Ma niente alibi. Con la squadra che abbiamo i favoriti siamo noi. Dimostriam­olo».

A dire il vero, non è che dall’altra parte schierino dei cartonati. Le nuove regole sull’elegibilit­à hanno rafforzato le nazionali isolane, a lungo saccheggia­te dalle big. Fekitoa, centro del Treviso, è un ex All Black; Coleman, seconda linea di 2.04, giocava nei Wallabies. E il pilone destro e capitano Ben Tameifuna è stato il più pesante dell’ultima Coppa del Mondo: 151 kg...

Per prepararsi al caldo-umido (si giocherà alle 15 locali) e ridurre gli errori di gestione dell’ovale commessi ad Apia, gli azzurri si sono allenati con il pallone costanteme­nte bagnato. «La sconfitta alle Samoa ci ha fatto male - ammette Quesada - Più guardiamo il video, più monta la rabbia». La Nazionale non ha mai vinto sulle isole: 9 sconfitte su 9 tra Fiji, Samoa e Cook. Stavolta non si può fallire.

TONGA:Fi limone; In isi,F.Paea,Fe kit o a, Saumaki; J. Faiva, Halo; Taulani, Lokotui, Kaifa; Mataele, Coleman; Tameifuna (cap), Lopeti-Moli, Fukofuka. A disp. Sakalia, Koloamatan­gi, Felemi, Finau, Moala-Liava’a, M. Paesa, Ma’asi, Foliaki. All. Tu’ifua.

ITALIA: Capuozzo; Trulla, Brex, Menoncello, M. Ioane; P. Garbisi, Page-Relo; L. Cannone, Lamaro (cap), Zuliani; Ruzza, Iachizzi; Riccioni, Nicotera, Fischetti. A disp. Lucchesi, Spagnolo, S. Ferrari, N. Cannone, Zambonin, A. Garbisi, Marin, Vintcent. All. Quesada. Arbitro: Schneider (Argentina)

Si gioca: domani a Nuku’alofa (h. 4 it.) In Tv: diretta SkySport 1/Arena

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TONGA RUGBY UNION Ben Tameifuna, 32 anni, pilone destro di 151 kg

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