Corriere di Arezzo

Ucciso nel sonno dalla termocoper­ta

A Donatiella un uomo di 78 anni trovato morto ieri mattina in casa dalla badante. Fatali le esalazioni

- Luca Serafini

▶ AREZZO

E’ stata la badante a trovare Torquato Primitivi, 78 anni, disteso sul pavimento di casa, ucciso dalle esalazioni di monossido di carbonio sprigionat­e dalla combustion­e della coperta elettrica lasciata accesa durante la notte. Un’altra tragedia con dinamica simile: il divano letto che si trasforma in trappola mortale. E’ successo nel borgo di Donatiella, vicino a Palazzo del Pero.

AREZZO - La sveglia sopra al tavolo è rimasta ferma alle 2.55. A quell’ora la stanza dove Torquato Primitivi dormiva disteso sul divano letto, era diventata così calda, anzi rovente, che l’orologio si è bloccato. L’uomo, 78 anni, è stato ucciso non dal fuoco ma dalle esalazioni di monossido di carbonio sprigionat­e dalla coperta elettrica. Una combustion­e lenta e letale, senza fiamme, che ha trasformat­o il giaciglio in una trappola. Il pensionato è morto così, nel delizioso borgo di Donatiella, cinquecent­o metri di altitudine aggrappato sulla collina poco fuori Palazzo del Pero, che sovrasta la strada per la Rassinata. E’ stata la badante a dare l’allarme verso le 8.30 di ieri mattina. Straniera, regolare contratto, premurosa, la donna si era recata come di solito dal signor Torquato. L’acre odore, la mancanza di una risposta dall’interno, annunciava­no il peggio. Dentro casa, nella cucina-soggiorno c’era infatti il corpo senza vita del 78enne. Era disteso sul pavimento tra il divano letto e la tavola. Nessuna ustione sul corpo, hanno rilevato i carabinier­i e i sanitari accorsi sul posto. Morte per asfissia. Probabilme­nte ha tentato di mettersi in salvo, ma è riuscito solo a spostarsi finendo a terra privo di sensi. Hanno fatto meticolosi accertamen­ti, scattato foto e acquisito testimonia­nza, il maresciall­o Gilberto Nardelli, comandante della stazione di Palazzo del Pero, e il maresciall­o Tommaso Surico, della Compagnia di Arezzo, intervenut­i con i colleghi. Nulla da fare per il 118: quando i sanitari sono arrivati Primitivi era deceduto da ore. I vigili del fuoco di Arezzo hanno messo in sicurezza l’ambiente, una casetta su due piani incastonat­a nel ciuffo di abitazioni in pietra divise da vicoletti lastricati, in posizione che domina la Valcerfone, con lo sguardo che spazia sui monti imbiancati dalla neve. Il freddo tagliente di questo inizio primavera, i piccoli fiocchi caduti anche quassù, la necessità di stare al calduccio, tantopiù se si è anziani e con qualche malanno. Il signor Torquato si è coricato la sera precedente, come faceva sempre, preferendo l’ambiente a pian terreno alla camera di sopra. Stavolta la termocoper­ta rimasta accesa lo ha avvolto in una stretta mortale. Distrazion­e? Malfunzion­amento? Il 78enne è passato dal sonno alla morte nell’abitazione dove viveva in usufrutto e sulla quale provvisori­amente sono stati apposti i sigilli. Qui tutti lo conoscevan­o. In passato un matrimonio finito, padre di due figli che abitano altrove. Originario di Anghiari, ma una vita con punto di riferiment­o il borgo della Donatiella. Il pm Chiara Pistolesi dovrebbe chiudere il fascicolo come ennesimo terribile incidente domestico. La salma, recuperata dalla Misericord­ia, è all’obitorio del San Donato e oggi potrebbe essere restituita ai familiari.

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Il giaciglio ha preso fuoco e l’uomo è caduto per terra senza riuscire a salvarsi La sveglia ferma alle 2.55 Termocoper­ta a fuoco Il monossido sprigionat­o dalla combustion­e ha ucciso Torquato Primitivi. Il recupero della salma e il maresciall­o Nardelli

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