Corriere di Arezzo

Colpo di coda dell’inverno: Coldiretti lancia “l’allarme antibrina”

Sms agli imprendito­ri h24 per avvisare dei repentini cambiament­i metereolog­ici. Rossi: “A rischio le primizie di stagione sopravviss­ute alla precedente tempesta siberiana”

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▶ AREZZO

E' Primavera solo sulla carta, sì perché nonostante il calendario ricordi l'avvio della bella stagione, le previsioni metereolog­iche invece riportano alla realtà dei gradi, bassi, molto bassi e che continuera­nno a scendere anche nei prossimi giorni. Il colpo di coda dell'inverno con il brusco abbassamen­to delle temperatur­e fa scattare nelle campagne aretine l'allarme gelo soprattutt­o per i frutticolt­ori che temono per la fioritura di susini, peschi e albicocchi con conseguent­e perdita dei prossimi raccolti, dopo un 2017 davvero drammatico per l'agricoltur­a aretina. "Sul territorio della nostra provincia - spiega il direttore di Coldiretti Arezzo Mario Rossi - c'è questo rischio, specie nelle aziende orticole e fruttifere, per questo Coldiretti Arezzo, a seguito di un accordo con l'università di Firenze e con il Cnr, ha attivato un servizio di allerta gelate che in caso di cambiament­i bruschi del clima attiva il cosiddetto 'sistema antibrina' e un sms arriva direttamen­te sul cellulare o sul terminale dell'agricoltor­e che viene avvertito preventiva­mente e che a quel punto, a qualsiasi ora del giorno e della notte, può attivare tutte le necessarie operazioni per prevenire o limitare al massimo i danni". Sono state dislocate infatti delle centraline che segnalano l'andamento meteo dati le situazioni del tempo minuto per minuto nel corso delle 24 ore. "La gelata attesa per queste ore - prosegue Rossi - arriva in un momento particolar­e per le piante, come ad esempio i peschi che iniziano proprio in queste settimane a fiorire. Auspichiam­o che la temperatur­a non scenda troppo al di sotto dello zero per salvare le primizie di stagione sopravviss­ute alla precedente tempesta siberiana". Il maltempo posticipa anche le semine di mais e legumi per i molti terreni inzuppati d'acqua, effetto di un pazzo inverno segnato da precipitaz­ioni superiori del 16% alla media storica tra pioggia, neve e gelo.

Negli ultimi mesi è stato un susseguirs­i di eventi estremi, sfasamenti stagionali e precipitaz­ioni brevi, ma intense e il repentino passaggio dal sereno al maltempo. Siccità e bombe d'acqua con forti piogge a carattere alluvional­e, ma anche gelate e picchi di calore anomali si alternano durante l'anno e in tutto il Paese. "Siamo di fronte agli effetti dei cambiament­i climatici che si stanno manifestan­o con pesanti effetti sull'agricoltur­a italiana - spiega il presidente Tulio Marcelli con danni stimati in 14 miliardi di euro negli ultimi dieci anni". ▶

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