Corriere di Arezzo

“Non ho rimpianti per aver scelto questa maglia”

Jorginho suona la carica dal ritiro dell’italia “Guardiamo al futuro a partire dall’argentina”

- Francesco Bongiovann­i

FIRENZE - Il suo nome per intero è Jorge Luis Frello Filho, ma per tutti è solo Jorginho. Il suo Paese di nascita è il Brasile, ma ha il passaporto italiano e in Italia è cresciuto calcistica­mente, diventando il perno del centrocamp­o del Napoli di Sarri e conquistan­do la Nazionale. Quella azzurra. Una scelta che Jorginho, che era in odore di convocazio­ne anche con la Nazionale verdeoro, ha fatto con convinzion­e. “Non ho nessun rimpianto - ha detto - per aver scelto l’italia e non il Brasile: ho sempre voluto la Nazionale italiana, questo paese mi ha dato la possibilit­à di realizzare il mio sogno di diventare calciatore”. Sicurament­e il centrocamp­ista azzurro sognava di disputare il mondiale. Ma la sera del 13 novembre scorso, allo stadio Meazza di Milano, conto la Svezia, quel sogno è andato in frantumi. Jorgimho in quella partita venne schierato dal ct Ventura che non lo aveva utilizzato molto fino a quel momento. “Noi ci credevamo molto - ha raccontato oggi -, ce la potevamo fare, abbiamo dato tutto e abbiamo avuto anche le occasioni ma non siamo riusciti a concretizz­arle. Ora dobbiamo pensare al futuro. Dobbiamo credere nel nuovo progetto e nelle idee di gioco del mister. il gruppo deve essere unito per ripartire”. Il futuro, almeno per ora, porta il nome del nuovo commissari­o tecnico Luigi Di Biagio, che predilige il centrocamp­o a tre. L’ideale per il giocatore del Napoli. “Mi trovo molto bene in un centrocamp­o a tre ha sottolinea­to - per le mie caratteris­tiche è la cosa migliore, ma anche a due cerco di adattarmi”. Poi ha assicurato di non avere problemi di coesistenz­a con Verratti, che “è un giocatore di altissima qualità e ti dà sempre una mano”. Sulle indicazion­i che Di Biagio sta dando in questi giorni alla squadra ha spiegato: “Quello che ci chiede il mister è cercare di non aver paura e giocare palla veloce; dice che dobbiamo divertirci con la palla. Con lui il mio modo di giocare non cambia molto rispetto al Napoli. E del Napoli, io e Insigne possiamo portare in azzurro il bel gioco palla a terra”. Il discorso scivola inevitabil­mente sul Napoli e sulla corsa scudetto a due con la Juventus, anche se per Jorginho lo scontro diretto con i bianconeri non deciderà da solo l’assegnazio­ne del tricolore perché “ci sono da giocare tante altre partite importanti. La speranza, però, è dopo i tanti compliment­i ricevuti dal Napoli per il bel gioco, è che arrivi anche il successo”. Ma prima arriverà la sfida contro l’argentina di Messi e Higuain. E il centrocamp­ista della Nazionale ha concluso: “Non dobbiamo aver paura dell’argentina: ogni squadra ha una debolezza e noi dobbiamo trovarla e cercare di far male quando ci sarà l’occasione, e in 90 minuti c’è sempre questa possibilit­à”.

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy