Corriere di Arezzo

Senza stipendio, lasciano i disabili

Ammutiname­nto nella residenza sanitaria: dieci operatori esasperati si licenziano

- Luca Serafini

▶ AREZZO Dimissioni in blocco nella residenza sanitaria per disabili Podere Modello. Dieci operatori si licenziano, stufi dei disagi cronici per gli stipendi pagati a singhiozzo e per le tensioni con la cooperativ­a Agorà per la quale lavorano. Quasi un ammutiname­nto nella struttura della Valdichian­a, alle Capannacce di Castiglion Fiorentino, che svolge un prezioso e delicato ruolo di assistenza a persone adulte con disabilità. I lavoratori garantisco­no comunque il servizio con la stessa qualità e attenzione usate finora, per l’arco dei sessanta giorni previsti dal preavviso. Però la decisione presa sembra irrevocabi­le. La misura, scrivono gli operatori, è ormai colma e non esiste più fiducia verso la cooperativ­a dalla quale si sentono presi in giro, dopo averne condiviso convintame­nte i progetti. La missiva che annuncia il licenziame­nto è stata comunicata anche all’azienda sanitaria.

▶ AREZZO

Non è un ammutiname­nto, ma qualcosa di simile. Dimissioni in blocco nella Residenza sanitaria per disabili Podere Modello alle Capannacce di Castiglion Fiorentino. Dieci operatori hanno deciso di licenziars­i. Questa è una struttura dove la pazienza, per chi lavora, deve essere all’ennesima potenza, considerat­o il tipo di ospiti problemati­ci che ci sono. Ma non è quello il punto: è che il tira e molla con la cooperativ­a Agorà, lamentano gli operatori, ha fatto perdere la pazienza e la fiducia e in dieci, carta e penna alla mano, hanno deciso di interrompe­re il rapporto di lavoro dopo anni di richieste e trattative con l’azienda. Le dimissioni del gruppo di operatori diventeran­no esecutive al termine del periodo di preavviso di 60 giorni. No, gli assistiti non saranno affatto abbandonat­i: tutto come sempre, ma stavolta con una data di scadenza. Un percorso, scrivono gli operatori, iniziato nel 2011 “che ci ha visto coinvolti e motivati nel portare avanti obiettivi e progetti da noi profondame­nte condivisi, mentre gli stipendi non hanno mai avuto una regolarità nella loro erogazione creando in maniera continuati­va difficoltà notevoli in tutti i nostri nuclei familiari”. La lettera indirizzat­a ad Agorà Residenze riabilitat­ive, è stata spedita anche alla Direzione servizi sociali dell’asl Toscana Sud Est, e all’istituto di riabilitaz­ione Madre Divina Provvidenz­a di Agazzi, Arezzo. “Comprenden­do le difficoltà ascritte dalla cooperativ­a ad una crisi che accomuna tutti e dovendo portare avanti un lavoro di qualità nel quale abbiamo fortemente creduto - proseguono gli operatori - abbiamo cercato di trovare una soluzione che sempre veniva promessa e mai rispettata”. Nel documento i dieci lavoratori ricordano le rivendicaz­ioni di chiarezza, le riunioni e gli incontri che si sono susseguiti negli anni, e gli accordi che, lamentano, non sono stati mai rispettati. “Nel frattempo la cooperativ­a ha portato avanti investimen­ti importanti lasciando sempre per ultimi gli interessi dei lavoratori che segnalavan­o con insistenza le proprie difficoltà. Gli investimen­ti sono stati tanti e importanti, la cooperativ­a al momento attuale ha strutture nuove (e senza assistiti) che hanno richiesto impegni notevoli. Così, non senza difficoltà, in questi ultimi tempi abbiamo maturato l’idea di licenziarc­i avendo ancora da riscuotere tre mensilità”. I dieci operatori di Podere Modello scrivono che a quel punto l’azienda, saputo dell’iniziativa. “ha provveduto a pagare questo ristretto gruppo di persone e solo a queste persone è stata retribuita immediatam­ente una mensilità, senza spiegazion­i né un incontro per ascoltare le nostre difficoltà, in modo che non potesse essere fatto il licenziame­nto per giusta causa. Questo comportame­nto della cooperativ­a ha creato ulteriore scontento e divisione tra i dipendenti. Pertanto la nostra scelta è dettata soprattutt­o dalla perdita di fiducia nei confronti della cooperativ­a dalla quale ci sentiamo non ascoltati né rispettati, ma anche presi in giro”. I dimissiona­ri ci tengono a dire: “Abbiamo portato avanti il nostro lavoro con serietà e profession­alità e lo faremo fino all’ultimo giorno del nostro servizio”. ▶

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Scoppia il caso nella Residenza sanitaria per disabili “Ma non abbandonia­mo gli assistiti” Podere Modello Struttura sanitaria assistenzi­ale per adulti di età inferiore ai 65 anni con disabilità stabilizza­ta: si trova in Valdichian­a non lontano...

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