Tassa sui fossi, il Comune perde ricorso
La Commissione tributaria provinciale ha dato ragione al Consorzio di Bonifica sui bollettini dovuti per il 2014
▶ AREZZO - Il Comune di Arezzo perde il ricorso da 50mila euro contro la tassa sui fossi e il Consorzio di Bonifica annuncia che - salvo il possibile appello di Palazzo Cavallo - spenderà quella cifra proprio per interventi sui corsi d’acqua del capoluogo. Era stata l’amministrazione Fanfani a impugnare quegli avvisi di pagamento relativi all’anno 2014 e oggi a pagare è invece quella guidata da Ghinelli. Erano gli anni in cui imperversavano i ricorsi contro il contributo chiesto dal Consorzio allora come oggi guidato da Paolo Tamburini. Palazzo Cavallo stoppò i pagamenti e portò tutti davanti alla Commissione tributaria provinciale. Venerdì 16 marzo è stata depositata la sentenza numero 144 relativa al ricorso presentato dal Comune l’11 dicembre 2014 contro il pagamento di quei 50mila euro richiesti sotto forma di avvisi bonari. Un verdetto che dà ragione al Consorzio di Bonifica, allora Valdichiana Aretina oggi 2 Altovaldarno. “Accogliamo con soddisfazione una sentenza per noi fondamentale - sono le parole del presidente Tamburini - In primo luogo ribadisce, spiegandolo in modo chiaro, dettagliato e inoppugnabile, il ruolo del Consorzio di Bonifica e il buon lavoro da esso svolto sul territorio di competenza. Poi conferma la piena legitti- mità del contributo e la correttezza della modalità con cui viene calcolato e applicato. Infine consente all’ente di incassare quasi 50mila euro che saranno interamente investiti nella manutenzione dei corsi d’acqua e delle opere idrauliche della città di Arezzo”. Entrando nel dettaglio tecnico, puntualizzano dal Consorzio che legittima è, per la Commissione tributaria provinciale, “la modalità di calcolo del beneficio, tratto da ciascun immobile che insiste sul perimetro di contribuenza, basata sull’applicazione di indici idraulici ed economici, concreti e determinati scientificamente dal legislatore regionale. Recita infatti la sentenza ‘che all’inclusione del fondo entro il perimetro di contribuenza e alla relativa valutazione nell’ambito del piano di classifica consegue la qualità di consorziato, come tale (e in quanto tale) obbligato a contribuire agli oneri per le opere consortili...’”. La tassa sui fossi continua dunque a tenere banco a colpi di carte bollate. Questo round se lo è aggiudicato il Consorzio di Bonifica che, a maggio dello scorso anno, si era visto dar ragione anche dalla Commissione tributaria d’appello, quella regionale, su un maxi ricorso da 95mila euro vinto in primo grado da Palazzo Cavallo. Un contenzioso, l’ennesimo, che va avanti e che il Comune porterà addirittura davanti alla Cassazione. ▶