Corriere di Arezzo

Tassa sui fossi, il Comune perde ricorso

La Commission­e tributaria provincial­e ha dato ragione al Consorzio di Bonifica sui bollettini dovuti per il 2014

- Di Marco Antonucci

▶ AREZZO - Il Comune di Arezzo perde il ricorso da 50mila euro contro la tassa sui fossi e il Consorzio di Bonifica annuncia che - salvo il possibile appello di Palazzo Cavallo - spenderà quella cifra proprio per interventi sui corsi d’acqua del capoluogo. Era stata l’amministra­zione Fanfani a impugnare quegli avvisi di pagamento relativi all’anno 2014 e oggi a pagare è invece quella guidata da Ghinelli. Erano gli anni in cui imperversa­vano i ricorsi contro il contributo chiesto dal Consorzio allora come oggi guidato da Paolo Tamburini. Palazzo Cavallo stoppò i pagamenti e portò tutti davanti alla Commission­e tributaria provincial­e. Venerdì 16 marzo è stata depositata la sentenza numero 144 relativa al ricorso presentato dal Comune l’11 dicembre 2014 contro il pagamento di quei 50mila euro richiesti sotto forma di avvisi bonari. Un verdetto che dà ragione al Consorzio di Bonifica, allora Valdichian­a Aretina oggi 2 Altovaldar­no. “Accogliamo con soddisfazi­one una sentenza per noi fondamenta­le - sono le parole del presidente Tamburini - In primo luogo ribadisce, spiegandol­o in modo chiaro, dettagliat­o e inoppugnab­ile, il ruolo del Consorzio di Bonifica e il buon lavoro da esso svolto sul territorio di competenza. Poi conferma la piena legitti- mità del contributo e la correttezz­a della modalità con cui viene calcolato e applicato. Infine consente all’ente di incassare quasi 50mila euro che saranno interament­e investiti nella manutenzio­ne dei corsi d’acqua e delle opere idrauliche della città di Arezzo”. Entrando nel dettaglio tecnico, puntualizz­ano dal Consorzio che legittima è, per la Commission­e tributaria provincial­e, “la modalità di calcolo del beneficio, tratto da ciascun immobile che insiste sul perimetro di contribuen­za, basata sull’applicazio­ne di indici idraulici ed economici, concreti e determinat­i scientific­amente dal legislator­e regionale. Recita infatti la sentenza ‘che all’inclusione del fondo entro il perimetro di contribuen­za e alla relativa valutazion­e nell’ambito del piano di classifica consegue la qualità di consorziat­o, come tale (e in quanto tale) obbligato a contribuir­e agli oneri per le opere consortili...’”. La tassa sui fossi continua dunque a tenere banco a colpi di carte bollate. Questo round se lo è aggiudicat­o il Consorzio di Bonifica che, a maggio dello scorso anno, si era visto dar ragione anche dalla Commission­e tributaria d’appello, quella regionale, su un maxi ricorso da 95mila euro vinto in primo grado da Palazzo Cavallo. Un contenzios­o, l’ennesimo, che va avanti e che il Comune porterà addirittur­a davanti alla Cassazione. ▶

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Contenzios­o aperto dall’amministra­zione Fanfani, per altri avvisi contestati Palazzo Cavallo andrà in Cassazione
Tassa sui fossi Il presidente del Consorzio di Bonifica, Paolo Tamburini. Sotto Giuseppe Fanfani e Alessandro Ghinelli Contenzios­o aperto dall’amministra­zione Fanfani, per altri avvisi contestati Palazzo Cavallo andrà in Cassazione

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