L’atletico Scarponi si fa in due
Doppia squadra per i gialloneri: la prima in C2 mentre lo United milita nel girone B della serie D
▶ AREZZO - Pensate che una partita a settimana sia poco? No problem, basta fare come i ragazzi dell’atletico Scarponi che, da un paio di anni, si iscrivono ai campionati Opes anche con una seconda squadra, il Panchester United. Le due squadre, militanti rispettivamente in serie C2 e nel girone B di serie D, sono caratterizzate dalla stessa divisa giallonera e dallo stesso gruppo affiatato di amici e giocatori. A parlarci di questo duplice progetto è Matteo Benci, giocatore oltre che vicepresidente dell’atletico Scarponi. Gli altri membri della dirigenza sono Paolo Temistocchi, in qualità di presidente dell’atletico, e due dei fratelli Marinelli, Matteo e Giacomo, come presidente e vicepresidente del Panchester United. Le radici di queste due compagini risalgono a una decina di anni fa: del gruppo originario facevano parte i fratelli Marinelli (Matteo, Giacomo e Michele) e Andrea Molinaro, cui poi si sono aggiunti via via tutti gli altri. La squadra ha spesso cambiato nome nel corso degli anni e ha avuto anche brevi parentesi nel campionato di calcio a 7, finché due anni fa è stata presa la decisione di iscrivere due squadre ai campionati di calcio a 5: “Un modo per vederci una volta in più alla settimana - ci spiega Matteo - fermo restando che siamo un gruppo di amici e ci vediamo anche fuori dal campo e nei week end”. Nel corso di questi anni, che fanno di tale gruppo uno dei più longevi dell’opes, non sono mai arrivate promozioni in serie B o in A per via di una certa discontinuità di risultati, come ammette Benci: “Siamo un po’ altalenanti, infatti siamo capaci di infilare un filotto di successi e poi di non vincere più per mesi”. Un limite, però, che non sembra preoccupare più di tanto: “Purtroppo non siamo mai riusciti a fare un campionato di vertice, ma ritengo che non abbiamo nulla da invidiare alle altre squadre: anche con le più forti delle nostre categorie ce la siamo sempre giocata ad armi pari e vedo il giusto atteggiamento in campo”. In particolare quest’anno pare che l’amalgama sia il vero segreto di queste due compagini: “Più degli altri anni ci aiutiamo molto in campo, ci sproniamo a vicenda e remiamo tutti dalla stessa parte”, ribadisce Matteo con sincera soddisfazione. “Quando noto che usciamo con il fiatone e c’è ancora la voglia di giocare insieme, anche sotto la pioggia o con il gelo, allora mi rendo conto che i risultati non sono tutto e che possiamo andare avanti ancora per tante stagioni”. Continuare per tanti anni anche senza vincere trofei ma anteponendo piuttosto un forte legame di amicizia, facendo cambi a minutaggio, autofinanziandosi e incoraggiandosi anche dopo un errore è possibile: ce lo insegnano non una, ma ben due volte i ragazzi dell’atletico Scarponi e del Panchester United! ▶