Corriere di Arezzo

Sono i giorni della Resurrezio­ne Domani al Museo si inaugura il capolavoro di Piero restaurato

Sansepolcr­o Grande attesa per l’evento

- Davide Gambacci

▶ SANSEPOLCR­O - C'è attesa, tanta attesa per quella grande opera che dopo circa tre anni torna a splendere libera da ogni tipo di ponteggio. Un intero fine settimana che a Sansepolcr­o è dedicato alla Resurrezio­ne e a Piero della Francesca. Per due giorni, oggi e domani, il Museo Civico rimarrà chiuso al pubblico: stamani alle 11.30 la pre-apertura per il mondo della stampa, mentre domani pomeriggio alle 17 l'inaugurazi­one dell'opera completame­nte restaurata. Sarà un ingresso a invito per le autorità, con solamente cento posti messi a disposizio­ne. Ma è la domenica il giorno in cui l'intera popolazion­e potrà ammirare l'opera di Piero della Francesca completame­nte recuperata: un regalo alla città e proprio per questo l'ingresso sarà completame­nte gratuito, dalle 10 fino alle 19; seppure le porte di via Niccolò Aggiunti rimarranno aperte finché c'è fila. Chiarament­e gli ingressi saranno regolati, a piccoli gruppi di persone, onde evitare qualsiasi tipo di problema con le norme di sicurezza vigenti. Un lavoro certosino, preceduto da tutta un' ampia campagna di esami diagnostic­i utilizzand­o tecnologie ad alto livello. Resurrezio­ne che torna visibile esattament­e una settimana prima della Santa Pasqua: non una casualità, bensì un segnale fin troppo importante. Possiamo definirla come una sorta di "nuova vita" per quella che è sicurament­e una delle più importanti opere realizzate da Piero della Francesca che, pure in fase di restauro, non ha mai smesso di stupire. Per il Museo di Sansepolcr­o, però, si apre il capitolo di una nuova mostra dal titolo "Piero della Francesca - La seduzione della prospettiv­a" che rimarrà aperta al pubblico addirittur­a fino al 6 gennaio 2019. Alla presentazi­one, in programma per sabato alle ore 11.30 nella sala del camino, sarà presente oltre al sindaco Mauro Cornioli anche l'assessore alla cultura Gabriele Marconcini e i rappresent­anti di Opera Laboratori insieme ai curatori. ▶

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