Omaggio alla pittura senese dell’800
Asciano ospita l’allestimento dedicato ad Amos Cassioli. Tutte le opere arrivano da una collezione privata
ASCIANO
Si intitola “Amos Cassioli e gli amici puristi. Opere dell’800 senese da una collezione privata” ed è la mostra che sarà inaugurata domani al Museo Cassioli di Asciano dove resterà visibile fino al 29 luglio per poi spostarsi al Polo culturale Pietro Aldi a Saturnia (Grosseto) per rimanervi dal 5 agosto al 5 novembre. L’esposizione, che vuole essere un omaggio al pittore ascianese Amos Cassioli (1832-1891) e alla scuola senese dell’ottocento, nasce da una collezione privata composta da 40 opere tra dipinti, disegni e acquarelli per la prima volta in mostra. Per i visitatori sarà anche l’occasione per ammirare una rara pietra litografica matrice di stampa del noto quadro di Amos Cassioli rappresentante la “Madonna del pensiero”. Oltre alle opere di Cassioli saranno visibili dipinti e disegni di Luigi Mussini, Alessandro Franchi, Cesare Maccari, Pietro Aldi, Ricciardo Meacci, Giuseppe Cassioli. In occasione della mostra è stato anche realizzato un catalogo dal titolo “Amos Cassioli e gli amici puristi” (primamedia editore) a cura di Francesca Petrucci e Donatella Capresi con testi di Francesca Petrucci e fotografie di Andrea Sbardellati. “Il 2018 sarà per Asciano l’anno dei Cassioli - dichiara il sindaco di Asciano, Paolo Bonari - Ora celebriamo Amos con questa bellissima mostra che resterà aperta fino all’estate, mentre in autunno toccherà al figlio Giuseppe, autore, tra le altre cose, della medaglia olimpica utilizzata per tutte le edizioni delle olimpiadi dal 1924 al 2000. Due eventi importanti resi possibili dall’intesa straordinaria che in questi anni è nata tra il Comune e le associazioni culturali del territorio”. Ad organizzare la mostra l’associazione Pro Loco insieme al Comune di Asciano e al Fai-delegazione di Siena e provincia, con il patrocinio della Soprintendenza archeologica belle arti e paesaggio per le province di Siena, Grosseto, Arezzo. La mostra è stata anche inserita nel percorso delle Giornate di primavera che il Fai organizza proprio ad Asciano sabato 24 e domenica 25 marzo. Grazie all’associazione Pro Loco e al Comune di Asciano, “Amos Cassioli e gli amici puristi. Opere dell’800 senese da una collezione privata” prosegue il percorso intrapreso due anni fa con il progetto “5 Talenti per Asciano Città d’arte”, ideato e coordinato da Franco Sartini e dedicato alla valorizzazione di figure storiche che ad Asciano hanno avuto i natali. Precedenti protagonisti sono stati Claudio Tolomei, letterato umanista, poeta e politico, e Domenico di Bartolo Ghezzi, pittore del Rinascimento senese. Quest’anno l’obiettivo è quello di arricchire la conoscenza dello stesso Cassioli e della scuola senese dell'epoca fino a riportare l’attenzione in ambito nazionale sull’unico museo di arte dell’ottocento presente in provincia di Siena: il Museo Cassioli. Inaugurato nel 1991 nel centenario della morte del pittore, è stata arricchito di nuove opere nel corso del tempo; nel 2007 è stato realizzato il nuovo allestimento grazie alla Fondazione Musei Senesi insieme all'istituto d'arte “Duccio di Buoninsegna” che concesse nuovi dipinti, rimasti per decine di anni nei depositi della Soprintendenza. Da allora, al nucleo originario di opere di Amos e Giuseppe Cassioli, si sono aggiunti i dipinti di alcuni dei più importanti maestri dell’ottocento.
Dopo gli studi all’accademia di belle arti di Siena, Cassioli tra il 1856 e il 1859 ebbe l’opportunità di soggiornare a Roma grazie ad una borsa di studio assegnatagli dal Granduca di Toscana. Sul finire del 1860 si trasferì a Firenze, che divenne la sua definitiva dimora anche se continuò a mantenere continui rapporti con Siena. Fu eccellente ritrattista (in occasione della Esposizione Italiana di Firenze del 1861 Pietro Estense Selvatico lo definì “il primo tra i ritrattisti toscani”) e si distinse anche per grandi opere a soggetto storico fra cui “La battaglia di Legnano” (Firenze, Galleria di Arte Moderna di Palazzo Pitti), “Provenzan Salvani” (Siena, Palazzo Pubblico), “Il giuramento di Pontida” (Siena, Palazzo Pubblico). Tra il 1884 e il 1886, eseguì gli affreschi nella Sala del Risorgimento del palazzo pubblico di Siena che raffigurano “la Battaglia di San Martino” e “la Battaglia di Palestro”. Sue opere sono conservate a Siena (Pie Disposizioni, Banca Monte dei Paschi, Palazzo Pubblico) Firenze, Milano, in molti musei pubblici e collezioni private. Domani e domenica la delegazione Fai di Siena ha scelto di far conoscere la bellezza e i tesori nascosti del territorio con un programma dal titolo: Asciano arte e paesaggio. Un itinerario tra le crete senesi. Proposta la visita ad Asciano, Chiusure e Montalceto dove sarà possibile visitare, oltre ai luoghi abitualmente aperti - come la Basilica di Sant’agata, la chiesa di Sant’agostino, la Pieve dei santi Fabiano e Sebastiano e i musei civico e archeologico e d’arte sacra di Palazzo Corboli. Siti abitualmente poco accessibili e sconosciuti, come la casa del mosaico romano, l’antica farmacia Francini Naldi, la Pieve di Sant’ippolito e la chiesa di San Francesco. Grazie alla famiglia Francini Naldi, noti farmacisti di Asciano, sarà possibile visitare due luoghi incredibili e affascinanti. La casa del mosaico romano scoperto nel 1899 quado lo scavo mise in luce un grande pavimento di forma rettangolarediviso in due spazi da distinte decorazioni musive: nel vano principale è visibile una decorazione sontuosa e severa formata da grandi rosoni quadrilobati con fogliami mentre l’altro vano, più piccolo, è decorato da motivi geometrici e da nodi di Salomone. Sarà possibile visitare l’antica Farmacia Francini Naldi, fondata nel 1795, che conserva ancora oggi gli arredi originali realizzati dai Baroni, noti artisti ascianesi.
Domani il taglio del nastro Esposizione aperta per tutta l’estate
C’è anche la pietra litografica del quadro “Madonna del pensiero”
Nel fine settimana alla scoperta dei tesori delle Crete con il Fai