Corriere di Arezzo

Avvocato denuncia Zuckerberg per truffa

Iniziativa di Domenico Nucci: deposita esposto in procura dopo i fatti di C. Analytica che hanno travolto il re dei social

- di Luca Serafini

Mister Facebook Bufera sul social per la tutela dei dati personali, l’avvocato Nucci presenta esposto denuncia in procura

▶ AREZZO - All’avvocato Domenico Nucci piacciono le sfide impossibil­i. O quasi. Ha depositato alla cancelleri­a della procura di Arezzo un esposto denuncia contro il colosso Facebook. Chiede che si proceda contro il rappresent­ante legale del social con sede negli Usa e contro quello con sede in Italia. Sull’onda del caso Cambridge Analytica scoppiato negli Stati Uniti, e dopo il mea culpa del fondatore e presidente Mark Zuckerberg, Nucci espone ai magistrati aretini le sue preoccupaz­ioni invitandol­i a procedere per il reato di truffa aggravata e per i reati previsti e puniti dalla normativa in materia di sicurezza informatic­a. Nell’esposto presentato dall’avvocato Domenico Nucci il riferiment­o è alla “manipolazi­one” e “diffusione” dei dati personali degli utenti di Facebook “per fini diversi da quelli per cui sono stati raccolti”. Al di là della vicenda che tiene banco in questi giorni, calata nel contesto politico degli Usa, il legale aretino sottolinea il rischio costante al quale sono esposti i milioni di cittadini iscritti a Facebook, compresi quelli aretini. “Allo stato - scrive Nucci non è dato sapere con certezza se gli utenti in Italia e in particolar­e ad Arezzo siano stati o meno raggirati e se la società multinazio­nale abbia carpito e diffuso dati personali degli stessi. Ma le probabilit­à che ciò possa essere accaduto sono molto alte.” Premesso questo, il sollecito alla polizia giudiziari­a è di fare opportune verifiche in questa direzione. Di certo la vicenda di Cambridge Analytica ha evidenziat­o come Facebook abbia grosse difficoltà a tenere sotto controllo l’enorme quantità di dati (i nostri dati) di cui dispone. In quel caso la società di consulenza finita al centro del caso, ha avuto importanti rapporti con stretti collaborat­ori di Donald Trump durante la campagna elettorale statuniten­se del 2016 che lo ha visto vincitore. Si parla di uso scorretto delle informazio­ni personali e di condiziona­menti. “Non sono un grande utilizzato­re di Facebook, tutt’altro. Mi ero iscritto una decina di anni fa e non riesco a cancellarm­i”, premette l’avvocato Nucci, che per anni in passato è stato direttore del carcere di Porto Azzurro. “Conosco bene il social, lo usano i miei figli, mia moglie, gli amici. Ed è fin troppo evidente la sua pericolosi­tà. Uno strumento che costringe la gente ad esporsi a mettersi in mostra, ad esprimersi anche inavvertit­amente in modo tale da incorrere in reati come la diffamazio­ne. Perché giovani e meno giovani non colgono il fatto che la vita digitale ha la stessa valenza di quella reale e può nascondere trappole”. Ma al di là di questo, l’oggetto dell’esposto denuncia è sulla protezione dei dati personali. “Sono trenta milioni gli italiani che usano Facebook - dice l’avvocato - ad Arezzo la metà della popolazion­e è sul social e tutti ci accorgiamo che i contenuti dei nostri profili possono entrare in certi circuiti, e occorre tenere gli occhi aperti sul loro utilizzo. Se clicco su un’auto, mi arrivano immagini e promozioni sulle auto... tanto per fare un banale esempio. Diffido delle multinazio­nali che hanno un potere enorme e possono incidere sulla vita delle persone. Quella che auspico non è certo una battaglia di retroguard­ia contro Facebook - conclude Nucci - ma che ci sia a tutela dei dati personali una disciplina normativa che funziona”. ▶

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L’avvocato Nucci Sfida il presidente e amministra­tore delegato di Facebook sulla tutela dei dati personali. Ipotesi truffa
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