Ragazzini tentano di violentare disabile
Bambina di dieci anni vittima di abusi nella comunità, due minori smascherati con le microspie
Arezzo-bambina di dieci anni, disabile, vittima di atti sessuali nella comunità educativa per minori. Due ragazzini di 15 e 16 anni sono indagati per tentata violenza sessuale. I gravi episodi sarebbero avvenuti nella struttura di Vitiano che ospita giovanissimi problematici e con situazioni tali che non possono essere assistiti nelle famiglie di origine. La bambina in almeno un paio di circostanze si sarebbe difesa dai tentativi di violenza, respingendo i ragazzi. I responsabili della struttura della cooperativa Arca non si erano accorti di nulla. la polizia municipale di Casti gli on Fiorentino ha raccolto una confidenza e dato l’ input all’indagine svolta insieme alla Municipale di Arezzo. Il lavoro sul campo dei comandanti Lunghini e Cecchini con i loro uomini, ha avuto impulso grazie alle intercettazioni ambientali. La bambina è stata trasferita in un’altra struttura. Anche uno degli indagati ha una disabilità. Le indagini non sono concluse.
▶ Arezzo-vittima di abusi sessuali a 10 anni nella comunità che perle i doveva essere il luogo più sicuro e protettivo dove crescere. La triste storia è ambientata nella struttura educativa San Martino, nella frazione di Vitiano e vede al centro una bambina con disabilità cognitiva. Italiana, come i due ragazzi di 15 e 16 anni indagati dalla procura del tribunale dei minori di firenze per tentata violenza sessuale.sfuggendo al controllo degli operatori, avrebbero cercato di approfittar- si della piccola. Non insieme, ma in circostanze diverse. Lei si è difesa, ha resistito. si parla di almeno due episodi gravi ai suoi danni, masi indaga in più direzioni e i contorni della delicatissima vicenda sono circondati dal massimo riserbo degli inquirenti. La piccola è stata allontanata dal centro e trasferita in un’altra residenza. Non è passata inosservata l’attività della Polizia Municipale che mercoledì si è presentata alla porta della comunità di viti ano gestita dalla cooperativa sociale l’ arca, che qui ospita dodici minori in regime residenziale. Si tratta di bambini e giovanissimi, in certi casi problematici, che per un motivo o per l’altro non possono avere cure e assistenza nella famiglia di origine ed entrano così nella sfera di competenza dei servizi sociali. A sollevare il coperchio sulla vicenda sono stati gli uomini della Municipale dei comandi di Ca stigli on fiorentino e di arezzo guidati dai comandanti Marcellino Lun- gh inie cino augusto cecchini. e’ sta- to Lungh inia raccogliere l’ informazione alla base dell’indagine, poi sviluppata insieme ai colleghi di Arezzo e sotto la regia del procuratore Antonio Sangermano della procura minorile. L’altra mattina, molto presto, gli agenti di arezzo e ca stigli on fiorentino hanno eseguito una perquisizione negli ambienti del centro e sono stati presi a verbale uno dopo l’altro tutti gli ospiti, gli operatorie il responsabile. Le indagini si sono avvalse di intercettazioniambientali( con cimici piazzate negli ambienti della struttura) e telefoniche. Al centro della brutta storia, c’è la bambina nata nel 2007, che stando a quanto emerso avrebbe subìtop e santi attenzioni sessuali fin dallo scorso Natale. Una situazione, pare, nota anche ad altri ragazzi della struttura. Determinante sarà il racconto della bambina, probabilmente con incidente probatorio, con a fianco uno psicologo. Gli elementi a carico dei ragazzi indagati, al momento sarebbero dichiarazioni e registrazioni. Le indagini riguardano i due minori - difesi dagli avvocati Riccardo La Ferla e Anna Miele - ma si cerca di fare luce anche nell’ ambito della struttura: se gli adulti fossero o meno al corrente di qualcosa di strano, oppure se tutto viaggiava sottotraccia. nella comunità educativa, il lavoro è affidato adunaéquip ed i operatorie l’ obiettivo, si legge nelle referenze della San Martino, è quello di “sostenere il processo evolutivo di ogni soggetto accolto, garantendola realizzazione della propria individualità in modo inte- grale, nel rispetto dei tempie delle pos- sibilità proprie di ciascuno ”. L’ assessore ai servizi sociali del comune di Arezzo, Lucia Tanti, chiede il “pugno duro se il caso venisse accertato ”. E aggiunge :" Ci auguriamo che si rafforzi l' esigenza di un sistema di telecamere.confido che il parlamento appena insediato, abbia più coraggio. Noi faremo la nostra parte: il Comune di Arezzo collaborerà sempre nel primario interesse dei minori”. ▶