L’ex portiere David Dei torna nel suo Casentino e incita i giovani della vallata: “Non mollate mai”
Domani pomeriggio sul palco del teatro Sole partecipa a l gran galà dello sport
BIBBIENA - David Dei, ex portiere e attuale allenatore dei portieri del Cagliari, sarà presente sul palco del teatro Sole di Bibbiena in occasione del Gran Galà dello Sport che si terrà domani alle ore 17,30. Storia bella ed emozionante quella di Dei. Dopo aver fatto parte della rosa di Arezzo e Fiorentina, nel 1994 passò al Benevento, in Serie C2, con cui disputò 63 partite prima di passare all'ancona nel settembre 1996. Due anni più tardi venne acquistato dalla Pistoiese dove diventa il portiere titolare per due stagioni per poi passare al Crotone, con cui, da titolare ottiene una retrocessione in C1 e la promozione in B due anni più tardi. Nella stagione 2006-2007è passato alla Triestina. Nella stagione successiva diventa titolare, disputando 29 partite in campionato e tutte le partite di Coppa Italia. Smesso col calcio giocato,nella stagione 2010-2011 intraprende la carriera di allenatore dei portieri. Il 12 giugno 2015 segue Rastelli al Cagliari, con il quale, il 6 maggio del 2016 ottiene la promozione in serie A, vincendo con 83 punti il campionato di serie B, prima volta nella storia del club sardo. Nell' ottobre del 2016, vince il prestigioso "Premio Apport", votato dai colleghi come "miglior preparatore dei portieri della serie B" per la stagione 2015/2016. Ora Dei torna nel suo Casentino invitato dall'amministrazione che intende tributargli un momento significativo sul palco del Sole. Dei commenta con entusiasmo questo invito e alla domanda su cosa consiglierebbe ai giovani calciatori conterranei dice: "Mi sento di consigliargli di inseguire i propri sogni senza abbattersi nè mollare mai..io ho inseguito la serie A da calciatore per 17 anni, e l'ho solo sfiorata avendo giocato in anni in B e 6 in C. Ma ho studiato mi sono diplomato allenatore e l'ho raggiunta come preparatore dei portieri.una cosa che consiglio a tutti e' di non pensare che sport e studio siamo incompatibili, perché non è assolutamente vero.”