Un alieno a palazzo Madama
Renzi show nella prima giornata da senatore mentre si consumano gli strappi. E ripete il mantra: tocca a loro
▶ ROMA - Uno show a palazzo Madama. Dall’inizio alla fine. Mentre dentro il centrodestra si consumano strappi, che si trasformano in rotture, mentre tutti si affannano per la quadra e l’elezione dei presidenti delle due camere, Matteo Renzi, neoeletto in Senato, conduce uno spettacolo tutto diverso. Tutto personale.
E’ la cronaca della giornata di un vip consumato. Ha stretto mani e baciato gente e anche asole tramontato, giusto quando Berlusconi ha appena fatto sapere che sta per essere staccata la spina al centrodestra. Lui, Renzi, sembra un alieno atterrato per caso a Palazzo Madama. Si è fermato a parlare nell'aula ormai semivuota, dopo la seconda fumata nera, con Gianluigi Paragone, il giornalista eletto senatore con M5S. Per tutto il tempo del voto è rimasto a chiacchierare seduto trai banchi delpd,circondat oda un numero via via sempre più numeroso di senatoridel suo partito. segnalato un capannello con l’ ex ministra dell' istruzione paola Fedeli, con la sua amica, Monica Cirinnà e con l'ex capo della Difesa, Roberta Pinotti. Mentre sorseggia un caffè, scortato dai suoi fedelissimi Andrea Mar cucci, Davide Faraone e Francesco Bonifazi, si trova in un baleno accerchiato da decine di taccuini .“Ragazzi-dice col suo sorriso migliore lo vado ripetendo dal 5 marzo, ora tocca a loro. Perché mi cercate ancora ”. Lo ripete come un mantra ogni volta che un gruppo di giornali- sti si unisce alla mischia. “Domani (oggi, ndr) - diceal massimo domani pomeriggio, c'èl' elezione del presidente del Senato e la mia idea è sempre la stessa. Tocca a loro. mi chiedete la posizione del Pd? Leggo quello che scrivete ed ho appreso di non essere più il segretario del Pd. Maurizio Martina è il segretario”. Ma proprio come per una star senza rivalila folla non lo lascia andare e lo incalza con domande che lui, con abilità provata, evita. Si rivolge a qualche cronista e sottolinea: “Voi avere un’idea sbagliata di me. Mi dipingete come non sono”. Svicola, cerca la via d'uscita, seguito dalla ressa. Fa battute, prende in giro i suoi compagni dipartito esi aggira tra le stanze e i velluti senza ancora capire quale è il portone che lo porterà fuori da Palazzo Madama. Difficile dire se si tratta di simulazione per dare l’idea del marziano. un usciere lo soccorre, gli indicala via. Lui la imbocca, ringrazia e saluta: “Ragazzi, ci vediamo domani ”. Smessi i pan nidi eletto al senato è poi tornato a lavorare al partito. il segretario dimissionario ha incontrato in serata nella sede delPd il tesoriere Francesco B on ifa zie il neo parlamentare Tommaso Cerno. Avendolo saputo, Orfini è passato a salutare. ▶