Alberghi verso il tutto esaurito e previsioni ok per i ponti Gli italiani in maggioranza
L’analisi di Laura Lodone, responsabile turismo Confcommercio
▶ AREZZO
Sarà una Pasqua serena per la ricettività aretina. Lo conferma la Confcommercio dopo aver ascoltato le principali strutture del comune di Arezzo. “Già in esordio della settimana viaggiavano a un tasso di occupazione dell’80 per cento - fa sapere la responsabile dell’area turismo Laura Lodone - se il meteo resta favorevole il ‘tutto completo’ è davvero a portata di mano”. Le ultime camere disponibili saranno infatti affidate last minute ai turisti che decideranno solo all’ultimo momento dove trascorrere le festività. “Sarà per lo più una clientela italiana - anticipa la responsabile della Confcommercio - quella 2018 è una Pasqua bassa, al contrario di quella dello scorso anno, ed è ancora troppo presto per gli stranieri, che sono attesi dopo la prima metà di aprile”. Il momento, in generale, è positivo per gli alberghi: “Si va verso l’alta stagione, si rivedono i gruppi del turismo organizzato e gli individuali, soprattutto nel fine settimana - spiega ancora Laura Lodone - anche per i ponti del 25 aprile e del primo maggio le aspettative sono piuttosto alte”. Altro dato positivo viene dai prezzi per camera applicati dagli alberghi, che si mantengono nella media stagionale (80-100 euro a camera) senza scendere come hanno fatto invece per qualche anno. “Segno che la destinazione Arezzo viene percepita con un po’ più di valore rispetto al passato e gli albergatori non hanno bisogno di ridurre le tariffe per riempire le camere”. Il trend positivo del turismo aretino è in linea con quello che si registra in Italia e nel mondo, dove i flussi stanno aumentando con percentuali a due cifre. “Anzi, per quanto è forte la crescita del turismo altrove, quella aretina pare molto lenta in confronto - sottolinea la responsabile del turismo per la Confcommercio - il fatto che i numeri delle statistiche ufficiali da noi non sono brillanti è dovuto, però, anche all’evasione dell’obbligo di comunicazione dei dati da parte di chi gestisce strutture ricettive, b&b e affittacamere compresi. La Regione conferma che il 60 per cento degli imprenditori non invia agli uffici preposti il numero dei propri ospiti alloggiati e questo, inevitabilmente, si riflette sulle statistiche generali. Un vero peccato, perché su quelle statistiche si basano lo sviluppo delle infrastrutture, si attirano investimenti e l’interesse dei tour operator. Chi mai metterebbe in catalogo un viaggio in un posto dove va poca gente?” ▶