Corriere di Arezzo

Il babbo del bullo: “Mio figlio non può avere agito da solo”

Il padre del 14enne filmato mentre gli veniva orinato addosso: “Mi hanno chiamato il presidente della società di calcio e gli allenatori, sono dispiaciut­i. Un po’ tardi”

- Di Francesca Muzzi

▶ AREZZO - “Siamo distrutti”. Così il babbo del 14enne che ha bullizzato un coetaneo dopo una festa di compleanno in una società di calcio. Poca voglia di parlare. Solo: “Non è tutta colpa di mio figlio. Quasi sicurament­e non ha agito da solo. Il video non lo ha fatto da sé”.

Su quel video - non l'unico, perché ce ne sono altri due che è stato rimosso da Instagram, si vede un compagno di squadra “che viene fatto inginocchi­are, gli vengono tirati i capelli, viene schiaffegg­iato e l'esecutore gli orina addosso”, come scrive il padre del ragazzo vittima, sulla denuncia che venerdì ha presentato alla polizia. “Siamo distrutti”, continua a ripetere il babbo del bullo che poi, gentilment­e, chiede di essere lasciato in pace. Dalle sue parole emerge sì la difesa verso il figlio, ma anche l'obiettivit­à che quel figlio lo aveva ripreso più volte, quando aveva visto che non si comportava bene. Difficile accettare ciò che è accaduto alcuni mesi fa e che il babbo del 14enne bullizzato - e che ora è seguito dagli psicologi - ha racchiuso in cinque pagine di denuncia. I due babbi si erano trovati faccia a faccia durante la riunione che la società spor- tiva ha indetto appena venuta a conoscenza del video. “A parte la freddezza del ragazzo nei miei confronti - dice il padre del bullizzato - alla fine della riunione si è avvicinato il suo babbo e mi detto: 'sono rassegnato, non so che dire. Mi dispiace'. E' una situazione difficile per tutti”. Anche per la società di calcio dove i fatti sono avvenuti, che si è chiusa nel silenzio. Ieri, interpella­ta, ha preferito continuare le sue attività di sempre senza commentare. Il ragazzo che si è reso protagonis­ta di questi episodi è stato espulso dopo che lui stesso, sempre a quanto si legge nella denuncia, ha ammesso “di essere l'esecutore di tali atti e di avere postato il video in questione su Instagram”. Ma il club calcistico preferisce trincerars­i dietro un “no comment”. Il presidente della società ha comunque telefonato al babbo del 14enne vittima delle umiliazion­i. “Mi ha detto che gli dispiace per quanto accaduto - ha sottolinea­to il babbo - Mi hanno chiamato anche alcuni allenatori e pure loro si sono scusati. Magari lo avessero fatto quando avevo detto loro ciò che stava succedendo. Invece le mie parole sono cadute nel vento”. Il babbo del 14enne, infatti, nella denuncia racconta: “Mentre a scuola gliinsegna­nti avevano notato il cambiament­odimio figlio, gli allenatori della società non avevano notato alcun cambiament­o, anche se facemmo presente agli stessi che nostro figlio non voleva fare la doccia nel loro ambiente, ma preferiva farla a casa e ci venne detto che non esisteva alcun problema, nulla era accaduto, né durante gli allenament­i né negli spogliatoi”. Oggi invece gli addetti della società “ci hanno detto: ci dispiace. Anche a noi", rimarca il babbo che scopre che oltre al video che lui stesso ha visto, allertato da due compagni di scuola del figlio, ce ne sarebbero altri due: “Esistono altri due video postati, con riprese raccapricc­ianti di nostro figlio - dice - che subisce nuovamente atti di bullismo. Non siamo però a conoscenza del contenuto di questi due video”. Una brutta storia. ▶

“Segnalai al club che forse c’erano dei problemi ma mi dissero che era tutto ok”

 ??  ??
 ??  ??
 ??  ?? Adolescenz­a inquieta
Adolescenz­a inquieta
 ??  ?? Problema bullismo La brutta storia è ambientata in una società di calcio di Arezzo. La denuncia presentata in questura
Problema bullismo La brutta storia è ambientata in una società di calcio di Arezzo. La denuncia presentata in questura

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy