Pezzi del carro armato finito nel dirupo sull’alpe di Poti consegnati a figlio e nipote
Gli inglesi ricevuti da Quelli della Karin
▶ AREZZO - Dall’inghilterra ad Arezzo sulle tracce del carro armato perduto. Douglas Lawrence, accompagnato dal figlio James, è venuto a cercare i resti dello Sherman condotto da suo babbo e che nell’estate del 1944 precipitò in un dirupo sull’alpe di Poti. A Subbiano, presso il museo di cimeli bellici di ‘Quelli della Karin’, ieri è avvenuta la consegna di alcuni pezzi metallici ai discendenti del valoroso soldato.
Il tank, stando alle ricostruzioni, sarebbe finito nella scarpata a per l'esplosione di una mina tedesca. L’equipaggio si salvò e lo abbandonò lì. Dopo la guerra il mezzo blindato fu oggetto di saccheggio.
Ma grazie alle ricerche dei componenti dell'associazione di Quelli della Karin e del dottor Daniele Cesaretti, storico, esperto militare di San Marino, è stato possibile restituire parte dei resti del carro (un periscopio e un cingolo) agli eredi del soldato inglese. “Per noi - dicono Quelli della Karin - è stato un piacere è un onore aver dato un senso umano a degli oggetti che fino ad oggi erano freddi e ricoperti di ruggine,trasformandoli in un legame indissolubile.”
Il carro armato aveva liberato da solo il paese umbro di Montegabbione (Terni) e finì la sua corsa sull'alpe di Poti. La visita ha permesso di creare una collaborazione tra le amministrazioni di Subbiano e di Montegabbione, permettendo lo sviluppo della storia di entrambi i territori con la collaborazione dell'associazione Quelli della Karin. ▶