Corriere di Arezzo

Inviati proiettili al capo degli arbitri Nicchi

L’aretino presidente Aia: “In atto un clima di avversione alla nostra categoria”

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AREZZO

Il presidente dell'aia (l’associazio­ne italiana degli arbitri di calcio), l’aretino Marcello Nicchi, ha denunciato di aver ricevuto una busta contenente proiettili. Le stesse minacce, secondo quanto ha riferito Nicchi, sarebbero state indirizzat­e al vice presidente dell'aia Narciso Pisacreta e al designator­e Nicola Rizzoli. Nel corso di una conferenza stampa, Nicchi ha lamentato il “comportame­nto aggressivo nei confronti degli arbitri anche a livello giovanile”. Consegunza di questo clima avverso intorno ai fischietti italiani, sarebbe il sensibile calo di richieste da parte dei giovani verso l’attività. Effetti negativi ci sarebbero per la categoria anche sul versante economico, con gli arbitri costretti a fare fronte a un taglio consistent­e del budget, 100mila euro per i raduni tecnici, determinan­ti per la formazione degli arbitri. In tutte le 209 sezioni arbitrali diffuse in Italia, sono gli associati - dice il presidente dell’aia Marcello Nicchi - a pa- garsi le spese.

Della vicenda delle pallottole inviate ai vertici degli arbitri italiani (che risalirebb­e comunque a qualche tempo fa) a quanto riferito da Nicchi, si sta occupando la Digos e il caso è all'attenzione del Viminale e del ministro degli Interni.

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