Corriere di Arezzo

La Michielin: “Ho un dono ricevuto da lassù”

La cantautric­e Francesca Michielin incontra al Corriere i ragazzi di una superiore di Perugia

- di Sabrina Busiri Vici

PERUGIA - Da una parte ci sono i ragazzi dell’iis Cavour, Marconi Pascal di Perugia accompagna­ti dalle loro insegnanti. Una ventina di giovani con le domande preparate con cura, i video dei brani scaricati nei loro smartphone e i Baci Perugina da regalarle. Dall’altra c’è la giovanissi­ma cantautric­e Francesca Michielin (esplosa vincendo la quinta edizione di X Factor e ormai una star della musica) appena arrivata a Perugia per il concerto serale all’afterlife, tappa perugina del suo tour legato al nuovo album, 2640, che proseguirà in gran parte di Italia nelle prossime settimane.

L’incontro

Gli uni di fronte all’altra, quasi coetanei, i ragazzi non sono ancora maggiorenn­i. Lei, Francesca lo è da poco. Ha 23 anni, un volto che ne rivela meno, uno sguardo sognante che sa posarsi sugli altri, una fede incrollabi­le - ammette - nella Juventus e una passione smodata per la Formula Uno. E - confessa - diverse restrizion­i alimentari a causa di intolleran­ze che non le permettono di trasgredir­e come vorrebbe. E poi c’è l’amore per i viaggi e per Bassano del Grappa, il Veneto delle sue origini.

Il passato

Studenti e artista, per un confronto diretto. Tra loro un universo di esperienze che passano attraverso le parole di chi ha avuto un rapporto forte con la propria passione tanto da essere messa fin da giovanissi­ma di fronte a grande responsabi­lità e a orari senza limiti. “Io il sabato la domenica non mi riposavo, ma facevo le versioni di latino per non rimanere indietro a scuola - racconta la Michielin -. Poi, più avanti negli anni, ho recuperato il mio tempo, la mia adolescenz­a e ho imparato a rispettare le mie esigenze. Ora sto proseguend­o gli studi al Conservato­rio, in composizio­ne. Alla fine avrò una laurea” è la risposta che lei dà a Vico, studente cinese. E lui rilancia: come ti è stata vicino la tua famiglia? “I miei non sono musicisti, mio fratello e io sì, ma ci hanno educato in modo super rock ‘n’ roll e questo ci ha permesso di seguire le nostre passioni” risponde l’artista.

L’impegno di oggi

I ragazzi sanno molto di lei. E a loro non sfugge l’impegno sociale. Rajae le chiede: quanto conta per te fare qualcosa per il mondo in cui viviamo? “Conta molto e credo nell’attività di volontaria­to, ma non mi piace parlarne in pubblico, in prima persona, altrimenti si entra in un buonismo di facciata che ho criticato nel mio brano Bolivia”. Il lato politico della Michielin in quel brano si svela e rivela.

Tocca a Diana, a lei interessan­o le fonti di ispirazion­e. “Sono tante e diverse fra loro. Mi piace però pensare al vento che ti presta le canzoni”, risponde Francesca con un grande sorriso e pensando, forse, al vento di dov’è nata.

Il futuro prossimo

I ragazzi vanno avanti, pensano già al domani. Ti piacerebbe partecipar­e al festival pop rock di Coachella? Domada Princess interessat­a al sogno americano. La Michielin non ha dubbi:

“Vorrei prima di tutto andarci a Coachella. E per quanto riguarda i miei sogni per ora mi rapporto a un futuro prossimo, non guardo molto avanti, penso però a non fermarmi mai altrimenti soffro”.

Apprezzata all’inizio per il suo aspetto acqua e sapone, oggi Francesca sfodera in occasioni pubbliche un outfit da vera rocker. A Denisa non sfugge. Chi ti cura il look? Chiede la studentess­a. “Per fortuna ho tante persone che si prendono cura del mio aspetto e sono grata a tutti - risponde la Michielin - ma, confesso, a volte mi piace calarmi in un pigiamone e registrare”.

Dai duetti con Fedez alla stima granitica per Battiato. “La collaboraz­ione con Fedez è iniziata con Cigno nero poi Magnifico” la Michielin si rivolge di nuovo a Rajae. E a lei che interessa saper del rapporto fra la giovane star e il rapper-papà. Così Francesca prosegue: “Con Fedez ho trascorso momenti di lavoro e trasformaz­ione profession­ale, lui è un ottimo artista e un bravissimo ragazzo. Le nostre collaboraz­ioni sono state al top, non so se potremmo fare di meglio”. Tante le collaboraz­ioni della Michielin con artisti di fama matura e consolidat­a. A riguardo è il direttore del Corriere, Franco Bechis, a fare la domanda. Qual è stato il più significat­ivo? “Franco Battiato, mi ha fatto piacere vedere come un artista dal percorso musicale super interessan­te, sperimenta­le e lungo, ma pur sempre di una certa età, mantenga l’interesse verso i giovani”. Un ricordo: “Quando ho aperto il suo concerto, Battiato si è messo tra il pubblico ad ascoltare non so in quanti lo avrebbero fatto”. E ancora una domanda, sempre dalla voce di Bechis. Quale Italia ti auguri di vivere per il tuo futuro? “Spero che l’italia rivoluzion­i il proprio concetto d’identità. Perché oggi non si sa quale sia. E si fa ancora riferiment­o a certi stereotipi che gli stranieri ci attaccano addosso ancorati a pizza e mandolino. In realtà l’italia si sta arricchend­o di tante culture e mi auguro che le persone siano capaci di assorbire queste culture e di prenderle come tesoro e che così si rigeneri un nuovo modo di essere italiani”.

Chiude il direttore: “Il rapporto con l’infinito. Tu sei religiosa? “Non lo so. Ma credo che qualcuno lassù ha dato a ciascuno di noi un dono. E il nostro compito è coltivare questo dono e condivider­lo con gli altri”.

Prima di partire per le prove all’afterlife: una valanga di autografi, scatti in sequenza serrata e una visita veloce in redazione. Li leggi i quotidiani: “Sì, ho questa abitudine”.

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Francesca Michielin La giovane cantante ieri sera ha incontrato un gruppo di studenti prima del concerto
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