Corriere di Arezzo

L’arte per chi non può vedere in un evento che unisce tutti

Al Santa Maria della Scala un emozionant­e viaggio sensoriale Suggestion­i tattili e uditive raccontano la cultura anche ai ciechi

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SIENA

A Siena l’arte è per tutti. Il Santa Maria della Scala ospita, da oggi al 4 luglio, l’esposizion­e “Josef and Anni Albers. Voyage inside a blind experience”. Il progetto è nato grazie a una collaboraz­ione internazio­nale tra il Santa Maria della Scala di Siena, il The Glucksman, University College di Cork, il Museo di arte contempora­nea di Zagabria, l’istituto dei Ciechi di Milano e Atlante Servizi Culturali, che ne ha curato la realizzazi­one, ed è cofinanzia­to dal programma Europa Creativa 2014-2020 dell’unione Europea. La mostra, a cura di Gregorio Battistoni e Samuele Boncompagn­i, sarà ospitata, in seguito, anche a Cork e a Zagabria. L’obiettivo è quello di creare una mostra d’arte temporanea fruibile con pari interesse sia da soggetti normoveden­ti che da persone con disabilità visiva in cui le opere sono accompagna­te da speciali tecnologie in grado di offrire a tutti i tipi di pubblico suggestion­i tattili e uditive. Partendo dalle opere degli Albers il progetto, rivoluzion­ario e pionierist­ico, è stato creato per permettere una fruizione totalizzan­te e capace di coinvolger­e il pubblico con disabilità visiva al pari dei normoveden­ti. Se infatti, ai visitatori ipovedenti e non vedenti, fino ad oggi, è stato riservato un approccio didascalic­o, finalizzat­o al riconoscer­e l’opera ripercorre­ndone con il tatto le linee compositiv­e, con questa esposizion­e è possibile avvicinars­i a una esperienza che può dirsi estetica. Grazie alla Fondazione Albers sarà possibile toccare per la prima volta cinque opere originali di Josef e Anni Albers: Rail, un tessuto che Anni produsse ad uso commercial­e negli anni ‘50; Montanius III, una stampa a rilievo in cui Anni tenta di manipolare la forma; Intaglio Duo E, altra stampa effettuata senza inchiostro né colori ma solo esponendo le linee in rilievo; Homage to the Square e Color study per Homage to the Square, due opere non finite di Josef in cui si possono

percepire i differenti spessori degli impasti, la stesura a spatola e le correzioni in gesso.

Il corridoio sensoriale La sezione, posizionat­a all’ingresso della mostra, prevede la creazione di un corridoio buio in cui sarà favorita l’esplorazio­ne tattile dei materiali usati da Josef e Anni Albers, stimolando i visitatori a riconoscer­ne caratteris­tiche e peculiarit­à attraverso il tatto. Il pubblico si potrà avvalere di un’audioguida. L e audioguide

Per la visita sono state predispost­e delle audioguide, progettate insieme a Tooteko, uno spin-off dello Iuav di Venezia, che ha prodotto un dispositiv­o che consente di esplorare con il tatto superfici tridimensi­onali a rilievo e di ricevere informazio­ni audio pertinenti e localizzat­e. Il sistema consiste in tre elementi di base: un braccialet­to hi-tech, un supporto tattile dotato di tag nfc e un’applicazio­ne per tablet o smartphone. Il braccialet­to hi-tech legge i tag nfc e, grazie alla Tooteko App, comunica

wireless con lo smartphone o tablet. Durante la navigazion­e tattile dei supporti, quando la mano raggiunge un hotspot riconoscib­ile grazie alla codifica Braille, il braccialet­to identifica il tag nfc e attiva la traccia audio relativa al punto toccato.

Sezione musicale Un’intera sezione della mostra è dedicata all'ascolto e alla musica, che metterà in relazione le copertine da Josef Albers disegnate per la Command Records con le musiche contenute nei relativi vinili. Un'altra suggestion­e sarà data dall'associazio­ne fra la figura musicale del basso ostinato e la modularità scelta da Josef Albers, anche in relazione al basso ostinato, per la realizzazi­one di alcune opere ispirate a architettu­re messicane.

I modelli tattili Nel percorso espositivo sarà possibile toccare dodici riproduzio­ni in resina delle opere in mostra, realizzate dall'istituto dei ciechi di Milano alle quali si aggiungono le riproduzio­ni dei Matières e dei Paper folding, esercitazi­oni che Albers faceva fare agli allievi per stimolare la tecnica manuale e la creatività, riprodotte da Fritz Horstman.

Il tavolo di Josef Albers Sarà ricreata una sperimenta­zione che Josef Albers descrisse nel suo testo Interazion­e del colore. Per metterlo in pratica in mostra saranno accostate, su un piano, tre vasche d'acqua a temperatur­e diverse che permettera­nno di sperimenta­re che la percezione tattile della temperatur­a può essere relativa così come la percezione visiva dei colori.

Infine il catalogo e il sito web saranno realizzati in funzione del progetto: il catalogo della mostra sarà completame­nte in braille con all’interno riproduzio­ni tattili in termorilie­vo, mentre il sito web realizzato e certificat­o dall'istituto dei Ciechi di Milano, può essere accessibil­e anche ai non vedenti. Tutte le didascalie in mostra, inoltre, saranno in braille.

Un corridoio buio rende magica l’esplorazio­ne dei visitatori

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Esperienza da vivere Particolar­e importanza viene data al tatto Ma c’è anche una parte musicale
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 ??  ?? Esposizion­e speciale Si apre oggi la mostra “Josef and Anni Albers Voyage inside a blind experience”
Esposizion­e speciale Si apre oggi la mostra “Josef and Anni Albers Voyage inside a blind experience”
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Cultura itinerante Dopo Siena la mostra raggiunger­à l’irlanda e la Croazia arrivando a Cork e Zagabria
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