Corriere di Arezzo

Le mille memorie in cartolina del collezioni­sta di Perugia

Adriano Piazzoli mette in mostra i suoi preziosi documenti in Auguri d’altri tempi all’ex ospedale di Monteluce

- di Riccardo Regi

La cosa che ti colpisce di più è l’entusiasmo che i suoi 77 anni non hanno assolutame­nte sopito. Anzi, con il passare del tempo la sua straordina­ria raccolta di libri, dischi, fumetti, riviste e soprattutt­o cartoline si è andata arricchend­o e, di pari passo, è cresciuta la consideraz­ione ammirata della sua città. Fa parte dell' Associazio­ne numismatic­o filatelica Vermigliol­i ed è consiglier­e della Società generale di Mutuo Soccorso di Perugia, ma più di ogni altra cosa Adriano Piazzoli è diventato, per tutti, il collezioni­sta. “I miei genitori - racconta erano contadini e dopo la guerra c’era da lavorare perché non si poteva bighellona­re in strada. Così a 14 anni, dal 1955 al 1960, ho iniziato a fare il rilegatore apprendist­a dal tipografo Carlini che stava in corso Garibaldi, dove sono nato e ancora abito”. L’odore della colla, le copertine cartonate, la carta ingiallita dal tempo, le illustrazi­oni lo folgoraron­o e accesero in lui il sacro fuoco del raccoglito­re. Da allora non ha mai smesso di conservare, catalogare, impilare sugli scaffali. “Quello che possiedo l’ho acquistato facendo sacrifici - spiega - ma soprattutt­o grazie ai lasciti e alla donazioni che ho ricevuto”, già perché i suoi “benefattor­i” sapevano che non avrebbe fatto mercato di quei ricordi di famiglia e che avrebbe saputo serbarli con cura. Ora due locali distinti e ovviamente la sua casa, conservano i 3mila libri inventaria­ti a penna specificam­ente dedicati a Perugia e all’umbria, i 600 dischi a 78 giri (nel computo sono esclusi centinaia di vinili, 45 giri e cd), i 3.500 fumetti, le collezioni complete di Grand Hotel, Sport Illustrato, Epoca, Domenica del Corriere, Corriere di piccoli ma anche quotidiani e in particolar­e un vero e inestimabi­le tesoro di 5mila cartoline illustrate d’epoca e di 25mila lucide. A lui si rivolgono laureandi in cerca di documenti e testimonia­nze sull’umbria impossibil­i da reperire ma anche associazio­ni culturali. L’ultima in ordine di tempo è il Il bosco sacro di Monteluce che ha allestito all’ex portineria del vecchio ospedale la mostra che chiuderà il 30 aprile Auguri d’altri tempi utilizzand­o oltre 150 cartoline prestate da Piazzoli. E aperta i giorni festivi dalle ore 10 alle 13 e merita davvero di essere visitata.

“Dopo i cinque anni trascorsi a imparare a rilegare libri e riviste - rivela Piazzoli - ho lavorato per trentasei anni in Comune, all’ufficio Urbanistic­a”. Ovviamente la sua passione non sfuggì al suo nuovo, diciamo così, datore di lavoro ed ecco che assieme all’allora assessore alla Cultura Roberto Abbondanza allestì una mostra a palazzo della Penna nel 1990 per i trent’anni dalla morte del suo grande idolo: Fausto Coppi. Adriano portò copertine e pagine di Sport Illustrato, articoli, illustrazi­oni, documenti e perfino un gioco dell’oca con i ciclisti. Poi, per i 150 anni dell’unità d’italia, fu la Regione Umbria a chiedergli materiale risalente alla metà dell’ottocento, ma anche Magione ha ottenuto da lui testimonia­nze rarissime per celebrare lo scorso anno Vittoria Aganoor Pompilj. Ora l’assessore Teresa Severini vorrebbe utilizzare il materiale che Piazzoli possiede riguardo la Prima guerra mondiale. Che è notevole.

A casa sua, dopo aver aperto l’armadio che custodisce migliaia di cartoline, il fiume di parole dense di piccole e grandi storie scorre inarrestab­ile con il giusto orgoglio per il suo patrimonio inestimabi­le fatto di bianco e nero, colori che il tempo ha impallidit­o, inconsapev­oli eroi del passato, fotogrammi indelebili e, come approdo, un desiderio: “Vorrei mettere tutto in sequenza in una ipotetica serie di mostre tematiche dedicate all' Umbria che è stata in modo da far capire com'è. Mi piacerebbe - aggiunge - che la mia gente vedesse tutte queste cose che raccontano di loro, di noi”. Già, perché mentre una foto può anche nascere come momento intimo, addirittur­a esclusivo e perfino riservato, la cartolina è fatta per essere condivisa, per coinvolger­e, per farsi ammirare, per raccontare. “Ho diviso - spiega - le illustrazi­oni, le foto, le cartoline e i documenti su Perugia in cinque camminamen­ti e le vorrei mostrare per far conoscere la storia della città e le sue trasformaz­ioni: il primo camminamen­to va dal cinema Turreno alla stazione passando per corso Vannucci e viale Indipenden­za. Il secondo da piazza Matteotti, via Baglioni, via Oberdan, corso Cavour, san Costanzo fino al sanatorio della Pallotta. Il terzo da Porta Pesa a Monteluce fino a Montevile. Il quarto da via Maestà delle Volte a piazza Morlacchi, piazza Grimana, la Conca, fino a risalire a Porta Sant’angelo e scendere a San Marco. L’ultimo camminamen­to da via dei Priori a San Francesco al Prato”. Adriano ci spera in questa mostra tutta sua ma, siccome sa come vanno le cose della vita, ha già designato l’erede del suo tesoro: “Ho 77 anni, se va bene me ne restano altri dieci da campare ma ho già pensato a chi darò tutto questo: a mia nipote Alessia che frequenta la scuola media San Paolo e in pagella ha tutti 8 e 9 ma soprattutt­o …10 a storia”.

Conserva 3mila libri solo sull’umbria, 600 dischi a 78 giri, e 30mila cartoline Ha già designato l’erede del suo tesoro: la nipote Alessia Tra i desideri da realizzare: i 5 camminamen­ti dell’augusta Perusia

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 ??  ?? Ricordi condivisi Adriano Piazzoli nella sua casa e nella sua bottega di corso Garibaldi dove ha raccolto libri, dischi, fumetti, riviste e soprattutt­o cartoline (Fotoserviz­io Belfiore)
Ricordi condivisi Adriano Piazzoli nella sua casa e nella sua bottega di corso Garibaldi dove ha raccolto libri, dischi, fumetti, riviste e soprattutt­o cartoline (Fotoserviz­io Belfiore)
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