Corriere di Arezzo

L’aisa premia i suoi dipendenti

Firmato l’accordo sindacale che permette ai lavoratori del polo impiantist­ico per il trattament­o dei rifiuti di scegliere tra monetizzaz­ione e rimborsi spese

- Di Romano Salvi

AREZZO - Anche questo è "spreco zero": si è appena conclusa a San Zeno la settimana all'insegna della cultura dei rifiuti, e la sigla che Aisa impianti adotta per diffonderl­a ricorre al tavolo della firma dell'accordo sindacale siglato ieri nelle sede dell' azienda di Via Trento Trieste. "Spreco zero - dice il presidente di Aisa Impianti Giacomo Cherici prima della firma dell'accordo che per il secondo anno applica le nuove normative del welfare per il premio di produttivi­tà ai dipendenti - vuol dire anche valorizzar­e il lavoro di squadra, grazie al quale Aisa impianti sta raggiungen­do obiettivi sempre più performant­i". Ed è proprio grazie all'adesione dell'azienda, tra le prime a partecipaz­ione pubblica, alle nuove norme del welfare per i dipendenti, che l'accordo fissa un premio di produttivi­tà più alto del 23 per cento rispetto a quello previsto, passando da 939 a 1.155 euro. In tutto 34.650 euro , di cui 9.670 provenient­i dal welfare. Al tavolo della firma, insieme a Giacomo Cherici, i segretari provincial­i delle sigle sindacali, ed Enrico Galli, membro del consiglio di amministra­zione di Aisa e responsabi­le della trattativa con i sindacati. Premio di produttivi­tà più al- to e con una alternativ­a di destinazio­ne per i dipendenti. "Un welfare sempre più innovativo - spiega Cherici - proprio perché i lavoratori potranno scegliere se monetizzar­e il premio di risultato o impiegarlo direttamen­te a copertura di spese per la sanità, la previdenza integrativ­a, l'istruzione. Per di più con la possibilit­à di estenderne l'utilizzo ai familiari. In ogni caso un premio di produttivi­tà che riconosce il coinvolgim­ento dei lavoratori nella vita dell'azienda, il loro lavoro di squadra, al servizio non solo dell'azienda ma anche e soprattutt­o del territorio". E quello del trattament­o dei rifiuti su un territorio che va al di là dei confini provincial­i è un tema che riscalda il tavolo dell'accordo sindacale sull' onda anomala della mancata realizzazi­one del polo impiantist­ico fiorentino: "Una decisione - dice Cherici - che anche in vista dell'esauriment­o delle discariche, avrà pesanti riflessi ambientali, economici e di trasparenz­a sui trasporti dei rifiuti". L'occasione è buona anche per rimarcare l'efficienza del polo impiantist­ico di San Zeno che produce energia, recupera materia, al di là degli stessi obiettivi fissati per la raccolta differenzi­ata. "E' anacronist­ica- dice Cherici- la definizion­e di incenerito­re ancora in uso per il Polo di San Zeno. Le sue linee di produzione, all'insegna dello spreco zero, dimostrano che non tutto si può risolvere con le quote di raccolta differenzi­ata: la sua lavorazion­e in Italia produce due milioni e mezzo di tonnellate di scarti, più dei rifiuti solidi urbani raccolti in un anno nell'intera Toscana". L'alternativ­a è sempre nello spreco zero: "Anche con un nuovo progetto a San Zeno - rivela Cherici - quello di un'altra linea di trattament­o della frazione organica che potrà salire da 23mila a 55 mila tonnellate. E ogni tonnellata produce 36 chili di biogas: due pieni per un'auto di media cilindrata".

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Il presidente Giacomo Cherici e il termovalor­izzatore di San Zeno
Cherici: “Risultati frutto di un lavoro di squadra” Bonus estesi anche ai familiari per 1.155 euro Aisa impianti Il presidente Giacomo Cherici e il termovalor­izzatore di San Zeno
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