Ex cinema Impero polemica per l’amianto
La questione torna alla ribalta dopo le ordinanze del Comune
MONTEVARCHI - Infuria la polemica politica dopo che il sindaco Silvia Chiassai Martini, con un post pubblicato sulla sua pagina facebook, ha affermato come non ci fossero rischi per la salute pubblica nonostante il parziale crollo del tetto in amianto dell'ex cinema "Impero", immobile di proprietà di un privato che versa in un stato di abbandono e che rappresenta una ferita aperta per la città e per il quale non è ipotizzabile al momento l'utilizzo di soldi pubblici per la bonifica del sito. Ricordando che i campionamenti eseguiti in data 14 febbraio per verificare l'eventuale dispersione in aria di fibre di amianto hanno dato esito negativo, la prima cittadina ha rivendicato come l'amministrazione comunale non fosse mai restata inerme rispetto a questa incresciosa situazione. "Nel 2017 sono state emesse due ordinanze specifiche -ha scritto Chiassai Martinianche a seguito di un verbale dell'asl e di un crollo parziale del tetto, in cui si intimava alla proprietà di procedere urgentemente alla bonifica della copertura del cinema teatro; visto che nessuna operazione era stata intrapresa,questa amministrazione comunicava alle autorità preposte tale inottemperanza. La proprietà ha presentato un ricorso straordinario al Presidente della Repubblica per l'annullamento dell'ordinanza di bonifica, il comune - aveva concluso la sindaca - ha fatto tutto quanto era nelle proprie facoltà per assicurare, innanzitutto, la salute pubblica ed avere certezza che questa non fosse stata messa in pericolo dal crollo". A tali affermazioni è seguita la dura replica da parte dei gruppi di opposizione: "Dopo due ordinanze firmate di suo pugno per la bonifica dall'amianto dell'ex Impero, la sindaca dichiara che non c'è pericolo per la salute pubblica. O era male informata prima oppure -ha tuonato Avanti Montevarchi- si è resa conto in ritardo che non ottemperando i proprietari alle ordinanze toccava al comune provvedere per mettere in sicurezza l'area e i cittadini. Da parte nostra chiediamo che pubblichi tutti i documenti a partire dalle perizie della Asl e ne chieda di nuove". Parole critiche sono arrivate anche dal Partito democratico: "Il sindaco Chiassai Martini si è accorta, come esplicitamente ammette, di non potere, o meglio non volere, provvedere alla bonifica della copertura in amianto in sostituzione alla proprietà per esclusive considerazioni economiche, ma non può sottrarsi così semplicemente alle proprie responsabilità: il pericolo è infatti tuttora presente nella copertura in amianto per le sue stesse condizioni e se non interviene la proprietà deve essere il Comune ad intervenire, salvo poi rivalersi sulla proprietà stessa. Non basta certo -ha terminato il Pd- un campionamento della qualità dell'aria saltuario ad escludere rischi evidenti ed intrinseci. Chiassai che smentisce clamorosamente le sue stesse ordinanze, esponendo così' il Comune a tutte le eventuali conseguenze giudiziarie del caso".
Preoccupazione dei cittadini Botta risposta tra il sindaco Chiassai e l’opposizione