La Cgil alza le barricate contro Ghinelli: “Nessun fannullone”
Il sindaco ribadisce la sua posizione: “Il sistema impedisce di premiare chi lavora e di ammonire invece i lavoratori che non producono abbastanza”
AREZZO
“Non accettiamo che i lavoratori siano tacciati come fannulloni”. Si accende la polemica tra i sindacati e il sindaco dopo le dichiarazioni di Ghinelli che non più tardi di qualche giorno fa, proprio al Corriere, aveva parlato di dipendenti che aspettano solo la pensione e di una struttura che non rema tutta dalla stessa parte. Ad alzare la voce ieri è stato Gian Maria Acciai segretario della Fp-cgil di Arezzo: “Siamo rimasti stupiti e amareggiati dalle dichiarazioni del sindaco, visto che con fatica avevamo comunque raggiunto l’accordo sindacale del comparto e i dipendenti si sono sempre comportati in maniera corretta”. Il contributo dei dipendenti comunali al funzionamento della macchina comunale continua il sindacalista - non è mai mancato”. Anzi la Fpcgil mette l’accento sulle carenze in pianta organica: “Vista la contingenza del personale in forza al Comune, nessuno ha tempo di stare fermo ad aspettare la pensione”, rispondendo così a Ghinelli.
Ma il sindaco non ci sta a fare la parte del “cattivo” di turno e con una lunga nota ha precisato e ribadito la sua posizione.
Il primo cittadino nel comunicato torna sul sistema “bizantino, burocratico e elefantiaco” dei Comuni italiani. Per Ghinelli c’è bisogno di “un governo nazionale che butti al macero la legge Bassanini e che non sia più il governo nemico dei sindaci. Per quanto riguarda i dipendenti Ghinelli ricorda “di aver chiuso diverse vertenze ereditate nel 2015”. Poi ribadisce i concetti espressi nei giorni scorsi: “Va da sé che un sistema burocratico per il quale premiare il bravo dipendente e il bravo dirigente è considerato una sorta di reato, ha fatto crescere sacche di inefficienza che dobbiamo denunciare proprio a difesa di quei bravi dipendenti e dirigenti mortificati dal medesimo sistema che ingessa e mortifica l’operato dei sindaci”. “E’ innegabile - continua il primo cittadino - che nel Comune di Arezzo, come in tutti i Comuni d’italia, c’è una parte di personale che non risponde ai criteri di efficacia e di efficienza, così come ci sono molti altri dipendenti che sono il cuore pulsante di un sistema che non dà però gli strumenti per ammonire i primi e premiare i secondi”, E’ contro questo sistema - si legge nella nota firmata dalla giunta comunale - che erano rivolte le parole di Ghinelli che tanto hanno fatto discutere in questi ultimi giorni.