La lista civica sull’ex cinema: “Serve un progetto”
Chiedono all’amministrazione chiarezza sul dopo demolizione
POPPI - La lista civica Poppi Libera sull’ex cinema Dante: “Rappresentiamo tutto il nostro malessere davanti all'annunciata - dicono - e tutt'ora incompiuta, demolizione dell'ex cinema Dante, che è stato lì, con il suo carico di amianto. Siamo però ancora più preoccupati dell'approccio con cui l'amministrazione Comunale sta affrontando il problema principale: ossia il "dopo demolizione". Un'autentica opportunità. Una sfida che per decenni non si è voluto lanciare, con il risultato di aver lasciato sgretolare un pezzo della nostra storia popolare. Non ci consola pertanto qualche vaga idea lasciata sfuggire qua e là ed anzi questo ci convince sempre di più che alla fine il posto del vecchio Cinema, sarà occupato (se va bene), da un parcheggio o poco più. Non ci convince neppure di come l'amministrazione comunale continui a ripetere da tempo nei suoi annunci pubblici che nel dibattito sulla futura destinazione dell'area, sarà coinvolta la popolazione. Non sarebbe più utile, chiarite le idee nella testa di chi amministra, aprire ad un bando pubblico rivolto a professionisti il progetto di nuova destinazione urbanistica dell' area occupata dall'ex cinema? Perché non preparare questo momento lanciando una campagna che attragga investitori privati disponibili a mettere la loro firma su un biglietto da visita prezioso: Poppi, il Casentino e il suo Auditorium. Cioè quello che davvero serve e che non abbiamo. Un centro di aggregazione per i cittadini e le scuole. Un luogo per eventi e mostre. Sfidiamo su questo campo l'amministrazione affinché dimostri la sua capacità che è quella per cui i cittadini le hanno dato mandato, ossia amministrare e non delegare ad altri scelte che ad essa per prima competono. Siamo stanchi di certi tentennamenti e ci stupisce come ogni volta si cerchi di spostare il tiro su quella che è stata pubblicamente definita dal ssindaco una "bomba ecologica". Su questo punto anche l'opposizione ha appoggiato con senso di responsabilità la scelta della demolizione per eliminare il rischio di inquinamento, ormai consapevoli che altro non potesse essere fatto al fine di garantire la salute pubblica dei cittadini. Ma fin dall'inizio abbiamo chiesto come condizione chiarezza sul futuro.”