Studenti ritrovano lettere inedite di Giolitti
La scoperta emersa dalle ricerche degli studenti del liceo Varchi su Pietro Guerri, ex sindaco e scultore
MONTEVARCHI L'alternanza scuola-lavoro, spesso al centro di polemiche, può anche funzionare. Ne sono un esempio i progetti portati avanti negli ultimi due anni dal Liceo "Benedetto Varchi" di Montevarchi. Se lo scorso anno gli studenti condussero una scrupolosa ricerca che permise di ricostruire la storia economica e sociale dei locali cappellifici, quest'anno i ragazzi guidati dal professore Lorenzo Piccioli hanno compiuto un altro accurato lavoro di ricerca che ha permesso di ricostruire la vita e la storia di un eclettico e famoso personaggio montevarchino: Pietro Guerri, valente scultore ma anche uomo impegnato in politica e sindaco di Montevarchi, per ben due legislature nel primo ventennio del Novecento. Non è un caso quindi che la mostra, inaugurata ieri presso il Cassero per la scultura italiana dell'ottocento e del Novecento, si intitoli "Pietro Guerri (1865-1936). Arte, politica e amministrazione". "La ricerca - racconta Lorenzo Piccioli - si è basata sul materiale proveniente dal fondo che Marcello Bossini ha donato al museo del Cassero. Documenti importanti, basti pensare che vi sono lettere inedite dell'ex presidente del consiglio Giovanni Giolitti."
Ma chi era il personaggio oggetto della ricerca? Il Guerri è stato sindaco di Montevarchi nel 1913 e nel 1920. E' sotto la sua amministrazione che fu costruita la scuola elementare "Isidoro Del Lungo", ma non fu l'unica opera di una certa importanza realizzata in città. A dimostrazione delle innate capacità in ambito amministrativo del personaggio possiamo ricordare che sempre sotto la sua guida fu redatto il nuovo piano regolatore della città, realizzata la nuova viabilità esterna al centro storico e fu costruito l'acquedotto comunale. Sotto il profilo artistico Pietro Guerri scultore ebbe i propri ateliers a Firenze, ma lavorò molto anche in Valdarno e in altre zone della provincia di Arezzo. Tra le sue opere più famose i monumenti a Mazzini e a re Umberto I a Montevarchi, quello dedicato a Garibaldi a San Giovanni Valdarno. Sempre all'eroe dei Due Mondi sono dedicati il busto di Bibbiena e il monumento di Anghiari. Per la città di Arezzo realizzò invece il monumento a Umberto I. La ricerca è stata condotta in collaborazione con Lorenzo Tanzini, presidente dell'accademia Valdarnese del Poggio, e Federica Tiripelli, direttrice de “Il Cassero per la scultura”. La mostra rimarrà aperta fino al prossimo 13 maggio. Informazioni telefonando a 055.9108274, e-mail: info@ilcasseroperlascultura.it.