Ponte Buriano fa chiudere negozi
Effetti negativi a Quarata dove si abbassano le saracinesche Sulla via per Castelluccio scorre una mole eccessiva di traffico
AREZZO - Odissea Ponte Buriano. A neppure un mese dal previsto avvio del nuovo cantiere per il secondo stralcio dei lavori di restauro conservativo del ponte della leggenda Leonardesca si è punto e a capo. Montano già le polemiche e le preoccupazioni di cittadini ed esercenti su quella che sarà la viabilità alternativa nei sei mesi previsti alla conclusione dei lavori, salvo eventuali proroghe all' ultimazione, come del resto già avvenuto per completare il primo stralcio. A presentare un’interrogazione scritta in materia ci ha pensato il gruppo consiliare di Castiglion Fibocchi "Il Futuro Insieme", con i consiglieri Laura Convertini, Marco Ermini e Antonio Belardini e con una lunga lista di destinatari, a partire dal ministro delle Infrastrutture Delrio, ai sindaci fino alle associazioni di categoria. Con l'interrogazione il Gruppo consiliare intende porre l'attenzione sulla chiu- sura del ponte "prevista a breveepercircaseimesieoltre, come annunciato successivamente alla riapertura del primo stralcio dei lavori di consolidamento. "Ne consegue che questa ulteriore chiusura ricadrà pesantemente sulla vita dei cittadini residenti, nonché di tutte le attività commerciali, artigianali, agricole e industriali che vedono forte- mente limitata la loro capacità personale, lavorativa e di servizio ai cittadini - spiegano i tre consiglieri comunali -. Pur comprendendo l'importanza di un tale intervento, risulta inaccettabile che un simile investimento non sia supportato e affiancato da una seria progettazione alternativa che rechi il minor danno possibile per i cittadini, le aziende, le attività commerciali e i servizi che operano sul territorio. Da più parti si auspica la realizzazione di un Ponte Bailey (prefabbricato di rapida costruzione ndr), ma ad oggi non vi sono lavori preparatori. La strada alternativa, che trasferisce l'intero passaggio automobilistico sulla frazione del Castelluccio, è inadeguata a sopportare la mole di automobili e autobus che transitano ogni giorno verso Arezzo e gli interventi al manto stradale sono risultati inutili, dispendiosi e hanno reso il tratto ancora più pericoloso. Altro problema poi è la mancanza di illuminazione pubblica o catarifrangente". E forte preoccupazione proviene anche dagli stessi abitanti ed esercenti di Quarata e Ponte Buriano. "Con la chiusura della viabilità del ponte siamo tagliati fuori - commenta Adriano Zavagli, titolare di un bar di Quarata -. Le attività commerciali sono preoccupate per il rallentamento conseguente del traffico veicolare". Qui infatti insieme al bar ci sono un'edicola che già è in vendita, una merceria, il fioraio, il negozio di alimentari oltre al centro commerciale che sono stati in forte difficoltà nei mesi di chiusura del Ponte.
"Sul fronte opposto gli esercenti di Castelluccio che hanno visto incrementare invece i loro affari grazie alla viabilità alternativa", spiega Marilena Tarsini, titolare di un bar nella frazione di Capolona. "Auspichiamo che i lavori si possano concludere entro i tempi previsti", commenta il titolare del bar alimentari di Ponte Buriano, Massimo Formelli, unica attività rimasta in piedi nella località che ospita anche il Museo di Leonardo.