Corriere di Arezzo

Ponte Buriano fa chiudere negozi

Effetti negativi a Quarata dove si abbassano le saracinesc­he Sulla via per Castellucc­io scorre una mole eccessiva di traffico

- Di Sara Polvani

AREZZO - Odissea Ponte Buriano. A neppure un mese dal previsto avvio del nuovo cantiere per il secondo stralcio dei lavori di restauro conservati­vo del ponte della leggenda Leonardesc­a si è punto e a capo. Montano già le polemiche e le preoccupaz­ioni di cittadini ed esercenti su quella che sarà la viabilità alternativ­a nei sei mesi previsti alla conclusion­e dei lavori, salvo eventuali proroghe all' ultimazion­e, come del resto già avvenuto per completare il primo stralcio. A presentare un’interrogaz­ione scritta in materia ci ha pensato il gruppo consiliare di Castiglion Fibocchi "Il Futuro Insieme", con i consiglier­i Laura Convertini, Marco Ermini e Antonio Belardini e con una lunga lista di destinatar­i, a partire dal ministro delle Infrastrut­ture Delrio, ai sindaci fino alle associazio­ni di categoria. Con l'interrogaz­ione il Gruppo consiliare intende porre l'attenzione sulla chiu- sura del ponte "prevista a breveeperc­ircaseimes­ieoltre, come annunciato successiva­mente alla riapertura del primo stralcio dei lavori di consolidam­ento. "Ne consegue che questa ulteriore chiusura ricadrà pesantemen­te sulla vita dei cittadini residenti, nonché di tutte le attività commercial­i, artigianal­i, agricole e industrial­i che vedono forte- mente limitata la loro capacità personale, lavorativa e di servizio ai cittadini - spiegano i tre consiglier­i comunali -. Pur comprenden­do l'importanza di un tale intervento, risulta inaccettab­ile che un simile investimen­to non sia supportato e affiancato da una seria progettazi­one alternativ­a che rechi il minor danno possibile per i cittadini, le aziende, le attività commercial­i e i servizi che operano sul territorio. Da più parti si auspica la realizzazi­one di un Ponte Bailey (prefabbric­ato di rapida costruzion­e ndr), ma ad oggi non vi sono lavori preparator­i. La strada alternativ­a, che trasferisc­e l'intero passaggio automobili­stico sulla frazione del Castellucc­io, è inadeguata a sopportare la mole di automobili e autobus che transitano ogni giorno verso Arezzo e gli interventi al manto stradale sono risultati inutili, dispendios­i e hanno reso il tratto ancora più pericoloso. Altro problema poi è la mancanza di illuminazi­one pubblica o catarifran­gente". E forte preoccupaz­ione proviene anche dagli stessi abitanti ed esercenti di Quarata e Ponte Buriano. "Con la chiusura della viabilità del ponte siamo tagliati fuori - commenta Adriano Zavagli, titolare di un bar di Quarata -. Le attività commercial­i sono preoccupat­e per il rallentame­nto conseguent­e del traffico veicolare". Qui infatti insieme al bar ci sono un'edicola che già è in vendita, una merceria, il fioraio, il negozio di alimentari oltre al centro commercial­e che sono stati in forte difficoltà nei mesi di chiusura del Ponte.

"Sul fronte opposto gli esercenti di Castellucc­io che hanno visto incrementa­re invece i loro affari grazie alla viabilità alternativ­a", spiega Marilena Tarsini, titolare di un bar nella frazione di Capolona. "Auspichiam­o che i lavori si possano concludere entro i tempi previsti", commenta il titolare del bar alimentari di Ponte Buriano, Massimo Formelli, unica attività rimasta in piedi nella località che ospita anche il Museo di Leonardo.

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 ??  ?? Preoccupaz­ione per lo stop previsto peraltrise­imesi che sarà causato dal secondo stralcio dei lavori Ponte che divide Da sinistra Adriano Zavagli del bar di Quarata: “Noi tagliati fuori”. Al centro Marilena Tarsini, del bar di Castellucc­io: “Qui affari migliorati”. A destra Massimo Formelli, dell’unico negozio rimasto a Ponte Buriano
Preoccupaz­ione per lo stop previsto peraltrise­imesi che sarà causato dal secondo stralcio dei lavori Ponte che divide Da sinistra Adriano Zavagli del bar di Quarata: “Noi tagliati fuori”. Al centro Marilena Tarsini, del bar di Castellucc­io: “Qui affari migliorati”. A destra Massimo Formelli, dell’unico negozio rimasto a Ponte Buriano
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