Bioparco flop, Fiera contro Expo
Via Michelino ha investito 7 milioni. Campagnoli: «Ma il nostro spazio è isolato»
Un maxi investimento da 7 milioni di euro. Un calendario ricco di eventi con ospiti di fama. Il presidente della Fiera di Bologna Duccio Campagnoli ha curato nei minimi dettagli la realizzazione del Biodiversity Park all’interno dell’area Expo, a Milano. Solo un piccolo particolare non aveva previsto: che il grosso dei visitatori sarebbe entrato dalla parte opposta, dall’ingresso Ovest, vicino alla metropolitana. E così il bioparco della Fiera si è trovato isolato dal gran flusso dei visitatori a spasso sul Decumano.
«C’è un problema logistico — dice Campagnoli —. Per questo ho chiesto che i pullman che arriveranno quest’estate siano convogliati dalla nostra parte». I vertici di Expo sono disponibili.
È come prenotare al ristorante e finire a sorpresa nel tavolo più scomodo e disagevole della sala. Solo che in questo caso la prenotazione è costata 7 milioni di euro. E non di una cena si parla. Bensì di un enorme spazio espositivo all’interno dell’Expo milanese, che il presidente della Fiera di Bologna Duccio Campagnoli aveva curato nei minimi dettagli, senza poter prevedere un piccolo particolare: che il grosso dei visitatori sarebbe entrato dalla parte opposta.
Un inghippo che ha mandato Campagnoli su tutte le furie. E non poteva essere diversamente, viste le aspettative enormi che il numero uno della Fiera nutriva (e nutre tuttora) sulla partecipazione a Expo. Tutto è stato concepito in grande, al Biodiversity Park, lo spazio che fa capo alla Fiera bolognese: dalla progettazione all’allestimento al cartellone degli ospiti. Anche le dimensioni sono degne di un vero parco: 8.500 metri quadri dedicati al tema della biodiversità, al buon cibo del territorio, ai paesaggi agrari e agli ecosistemi, all’energia che deve nutrire il pianeta Terra. Prestigioso anche il cartellone di eventi, pieno zeppo di ospiti del calibro dell’ecologista indiana Vandana Shiva.
Solo un dettaglio, Campagnoli non era riuscito a mettere in conto: il Biodiversity Park è stato «relegato» dagli organizzatori in un’area non proprio centralissima dell’Expo, e cioé nelle vicinanze dell’ingresso Est, esattamente dalla parte opposta rispetto alla fermata Rho-Fiera della metro milanese, da cui arriva e viene poi inghiottito il grosso dei visitatori. Quando ha capito che il Biodiversity Park giaceva a a distanza siderale dal flusso dei visitatori, Campagnoli non l’ha presa benissimo. Secondo la ricostruzione pubblicata ieri da il Fatto Quotidiano, il numero uno della Fiera avrebbe avuto un confronto durissimo con i vertici di Expo. Le urla si sarebbero sentite fin da fuori, mentre Campagnoli accusava gli organizzatori di averlo confinato nella posizione più periferica. I vertici si sono giustificati dando la colpa alle previsioni sbagliati: prima della kermesse, il commissario di Expo Giuseppe Sala, era convinto che almeno il 35 % dei visitatori sarebbero entrati dall’ingresso Est. Sbagliato: in barba agli studi, la gran parte dei turisti ha preferito arrivare in metro dalla parte opposta.
Campagnoli conferma che il problema esiste: «C’è una questione logistica che bisogna risolvere. Nessun litigio, ma come operatore fieristico mi sono limitato a sollevare la questione dell’ingresso Est. Per questo ho chiesto che i pullman che arriveranno quest’estate siano convogliati dalla nostra parte». Nonostante tutto, Campagnoli non si lamenta di come stanno andando le cose: «Nel nostro spazio c’è sempre un sacco di gente e tutti gli eventi che abbiamo organizzato hanno sempre registrato il pienone». Il problema, per chi sta a Est, è che per attirare i visitatori concentrati sul Decumano, la strada principale, bisogna faticare più del previsto.
Ne sono consapevoli anche gli organizzatori di Expo, che fanno sapere di avere in mente una soluzione. «Non ci aspettavamo che tutti sarebbero venuti in metro dalla parte Ovest — spiega una fonte dello staff di Expo — Da giugno in avanti ci sarà una svolta positiva: con l’inizio dell’estate, il grosso dei turisti arriverà con i pullman organizzati dai tour operator e li faremo entrare da Est». Finalmente vicini al Biodiversity Park.
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