Merola apre agli asili nei weekend: «Un tema vero, il mondo è cambiato»
Il sindaco auspica una riforma degli orari: «Guardiamo alle esigenze dei genitori»
Gli scogli da superare sono enormi: pratici, economici e ideologici. Ma ora anche il sindaco di Bologna Virginio Merola apre alla proposta di introdurre nuovi orari per nidi e materne comunali. Aperture più flessibili, il sabato per esempio, nei mesi estivi (a partire da luglio), con la possibilità di iscrivere i bimbi anche per tre ore al giorno. E magari, perché no, pensando anche alla possibilità di un turno serale. «È un tema che esiste, inutile negarlo, ormai sono cambiate le esigenze dei genitori», ha detto ieri Merola prima di salire sul palco della Festa della Cgil, che resterà aperta fino al 7 giugno nel parco delle Caserme rosse, in via di Corticella.
Di orari flessibili nei servizi educativi e scolastici pubblici si parla ormai da tempo e in ambienti diversi. A febbraio la vicepresidente della Regione Elisabetta Gualmini aveva definito i nidi della regione «tanti e ottimi, ma con orari troppo rigidi». Due giorni fa l’ex provveditore Paolo Marcheselli, ora a capo dell’Istituzione Scuola del Comune, aveva rilanciato: «Bisogna arrivare a scuole aperte anche al sabato, nel mese di luglio, e con la possibilità di iscrivere il proprio figlio anche solo per 3 ore». Una proposta sposata a sorpresa da Sonia Sovilla della segreteria confederale della Cgil: «Chi ha i soldi il problema lo risolve sempre, ma chi lavora invece è sempre più povero, soprattutto le donne». Un’uscita non troppo apprezzata all’interno della stesso sindacato.
Se ne parlerà anche in futuro. Forse già in questi giorni di festa che la Cgil, per una scelta precisa del segretario provinciale Maurizio Lunghi, ha voluto senza politici di grido tra gli ospiti. Il Pd bolognese però una piccola delegazione alle Caserme rosse l’ha comunque mandata: all’inaugurazione, Merola a parte («la Cgil è un soggetto politico che ha la sua autonomia, io sono qui in veste di sindaco»), c’erano anche il capogruppo in Comune Claudio Mazzanti e la responsabile Donne di via Rivani, Federica Mazzoni.
Una scelta, quella di non invitare politici «nazionali», apprezzata anche dal segretario generale del sindacato Susanna Camusso, presente ieri all’apertura. «Ogni federazione fa come crede, Bologna ha deciso così. Siamo un sindacato: con i partiti possiamo avere un rapporto conflittuale o di accordo a seconda delle stagioni». Camusso ha poi commentato il recente accordo grazie al quale Audi porterà a Sant’Agata bolognese la produzione del nuovo Suv firmato Lamborghini: «Il modello tedesco dell’accordo Lamborghini viene spesso invocato, ma mai quando bisogna discutere delle relazioni sindacali e quando questo vuol dire avere livelli di formazione, partecipazione, qualità».