Corriere di Bologna

Nuovo droga test, due patenti ritirate

- Marina Amaduzzi marina.amaduzzi@rcs.it © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

dell’azienda non risulta altro».

Passiamo ai temi sanitari. Qualche giorno fa l’assessore regionale ha convocato tutti i direttori generali all’Eremo di Ronzano per affrontare il tema delle liste d’attesa. Cosa ci dobbiamo aspettare?

«Intanto cercheremo, insieme a Rizzoli e Sant’Orsola, di razionaliz­zare l’offerta di prestazion­i attraverso canali di accesso chiari. Gestiamo 6 mila agende, cioè 6 mila porte d’accesso di primo livello alla sanità: l’accessibil­ità deve essere chiara. Siamo in 8 mila dipendenti, ognuno di loro ci dica quali problemi incontra, ci aiuti scovare ostacoli e inghippi».

Nel frattempo, però, se l’oculista ci prescrive una Oct, tomografia ottica computeriz­zata, dobbiamo aspettare un anno e mezzo.

«Vero, dobbiamo sistemare l’accesso a prestazion­i di secondo livello come quella quando viene da uno specialist­a privato. Sono diverse le cose da sistemare, lo sappiamo. Nel frattempo mettiamo acqua sul fuoco incrementa­ndo la disponibil­ità di prestazion­i». Il sabato e la domenica? «In quei due giorni offriamo già tac e risonanze magnetiche al Maggiore e al Sant’Orsola, ma non c’è un’adesione forte. Forse dobbiamo fare di più noi, ma per ora l’accoglienz­a è tiepida». E di sera, oltre le 20? «Per ora è solo un’ipotesi. L’obiettivo di ridurre le attese è prioritari­o ma complesso. Con i direttori di distretto analizzere­mo i bisogni di salute nei vari territori».

Case della Salute: Bologna sta andando a rilento?

«Stiamo procedendo sulle strutture su cui sono stati fatti investimen­ti. In provincia ne sono previste 23, siamo in attesa di nuove indicazion­i dalla Regione».

Capitolo accorpamen­ti: dopo il Laboratori­o unico e il Trasfusion­ale avete in mente altro?

«La Chirurgia pediatrica unica è già un dato di fatto e si è appena unita la Medicina nucleare, tra Maggiore e Sant’Orsola. L’assessore regionale dovrà declinare il piano della riorganizz­azione della rete ospedalier­a e decidere quali funzioni del Sant’Orsola hanno valenza regionale. Sui servizi amministra­tivi e logistico-gestionali andiamo avanti, non c’è alibi che tenga».

Per le chiusure estive il sindaco di San Giovanni si è dimesso da guida del distretto. Se l’aspettava?

«Mi ha molto sorpreso. Dovevamo garantire tre settimane di ferie ai dipendenti, stabilizza­re 51 unità. E non chiudiamo più letti, abbiamo ampliato solo la fascia temporale. Tutto questo assicurand­o un monitoragg­io in tempo reale. In caso di bisogno, si interviene». Nella prima nottata di servizi sperimenta­li di accertamen­to delle condizioni psico-fisiche dei guidatori sono stati una decina (su un totale di 165 controllat­i) i conducenti risultati positivi all’assunzione di alcol o droghe. I nuovi alcol e droga test, utilizzati nella notte tra venerdì e sabato, sono stati messi a disposizio­ne dalla fondazione Ania. Gli agenti della polizia di Stato hanno allestito un posto di controllo in via Stalingrad­o, fermando soprattutt­o auto con a bordo giovani e diversi neopatenta­ti. Otto le persone alle quali è stata contestata la guida in stato di ebbrezza: sette uomini e una donna. Tre di loro sono stati denunciati a piede libero perché avevano un tasso superiore allo 0,8 g/l. Agli altri è stata contestata una violazione amministra­tiva e una sanzione di 163 euro. Delle sette persone (tutti uomini) sottoposte al «droga test», due sono risultate positive per l’assunzione di cannabinoi­di e cocaina. Per loro è scattato il ritiro cautelare della patente di guida per 10 giorni, in attesa dell’esito degli ulteriori accertamen­ti.

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